Attentato in Mozambico, uccisa la suora italiana Maria De Coppi

La donna era in Mozambico dal 1963

Attentato in Mozambico, uccisa la suora italiana Maria De Coppi. Zuppi: «Suo sacrificio sia seme di pace»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 07:34

Dramma in Mozambico: attentato nella serata di ieri alla comunità di suore comboniane di Chipene. Una suora italiana, Maria De Coppi, è rimasta uccisa. Lo comunicano le stesse comboniane in una nota della Segreteria generale.

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L'attacco

La notizia è arrivata in Vaticano nella notte tra il 6 e il 7 settembre: la missione cattolica di Chipene, in Mozambico, avrebbe subito un attacco terroristico presumibilmente di matrice islamica. Gli attacchi degli estremisti, partiti dal nord del Paese, hanno raggiunto la missione gestita da religiosi friulani. Una zona, quella di Nacala, che fino a poco tempo fa sembrava lontana dal rischio di violenze dovute all'espansione progressiva di gruppi legati all'Isis. Secondo le prime informazioni sono state bruciate tutte le strutture della diocesi, i due preti veneti che vi lavoravano sono vivi, mentre è stata uccisa suor Maria De Coppi, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto e in Mozambico dal 1963.

A comunicare la sua morte è stata la superiora raccontando che la piccola parrocchia di Chipene, accoglie centinaia di persone in fuga dagli scontri nel nord del Paese. Nella missione attaccata erano presenti altre suore e sacerdoti, anche italiani. «I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto, e' stata uccisa durante l'agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala» ha fatto sapere il Centro missionario Concordia di Pordenone.

Il Mozambico è al centro di un progressivo avanzamento di gruppi terroristici di matrice islamica. L'Unione Europea, recentemente, ha deciso di finanziare con 1,9 milioni di euro la missione militare SAMIM della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (SADC) in Mozambico, impegnata a combattere sul terreno contro i jihadisti pro-ISIS. L’Europa, inoltre, ha approvato un totale di 89 milioni di euro di fondi per la formazione e il rafforzamento delle capacità delle truppe mozambicane (FADM) nell’ambito dello Strumento Europeo per la Pace (EPF). Le nuove risorse dovrebbero fornire un aiuto alle forze di SAMIM in un momento-chiave, in quanto i terroristi hanno cominciato a rialzare la testa in diverse aree della regione.
 
 «Mi dispiace dover comunicare la tristissima notizia che sr. Maria De Coppi è stata uccisa. Le altre due sorelle sono insieme ai Fidei Donum e stanno aspettando l'arrivo dei Combiniani», scrive Sr. Enza Carini. «Sr. Maria - aggiunge - era in Mozambico dal 1963».  Comboniana della Diocesi di Vittorio Veneto (Treviso), aveva 83 anni. «In base alle notizie giunte - prosegue il giornale - sembra che l'assassinio sia stato perpetrato da alcuni terroristi che hanno agito nella missione dove suor Maria prestava servizio, nel barrio Muatala, nella provincia di Nampula».

Nell'ottobre scorso, suor Maria era stata in Italia per alcuni controlli medici.

«Don Lorenzo e don Loris sono vivi! Ringraziamo Dio»: con queste parole, in un post su Facebook, il Centro Missionario Concordia Pordenone ha annunciato che i due sacerdoti della Diocesi, in missione in Mozambico, don Loris Vignandel, già parroco di Chions, e don Lorenzo Barro, già parroco di Aviano, sono riusciti a scampare all'attentato della notte. «I ribelli hanno assaltato la missione - prosegue il Centro Missionario -, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto, è stata uccisa durante l'agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala».

ZAIA - «Dal 1963 Suor Maria portava aiuto, sostegno, amore, dedizione alle popolazioni del Mozambico. È terribile, inaccettabile, dolorosissimo sapere che proprio lì, proprio mentre compiva la sua missione di pace e carità, è stata brutalmente assassinata». Lo afferma in una nota il Presidente del Veneto Luca Zaia, esprimendo il suo «immenso cordoglio» per la morte di Suor Maria De Coppi, originaria di Vittorio Veneto, in un attentato alla missione di Chipene. «Il primo pensiero - prosegue Zaia - va alla sua famiglia, a tutti coloro (e sono tanti) che le hanno voluto bene, alle Suore Comboniane di cui faceva parte, alla comunità di Vittorio Veneto, da cui era partita tanti anni fa per seguire la sua vocazione missionaria. La meravigliosa vita di bontà e altruismo di Suor Maria - conclude - è finita con un terribile orrore, il che rende la sua figura ancora più grande, indimenticabile».

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