8 marzo, la storica israeliana Tamar Herzig: «Diamo voce alle donne violentate da Hamas il 7 ottobre. Lo stupro è un'arma di guerra»

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Venerdì 8 Marzo 2024, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 16:51

«Soprattutto in occasione dell'8 marzo chiedo ai movimenti femministi e alle organizzazioni internazionali di riconoscere e denunciare i crimini commessi da Hamas contro le donne israeliane, crimini che sono specifici di genere». Sono le parole della storica israeliana Tamar Herzig, docente universitaria di storia e violenze di genere nella prima età moderna europea. Un appello che arriva dopo la pubblicazione del rapporto di Pramila Patten, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la violenza sessuale nei conflitti, che ha dichiarato che gli ostaggi tenuti a Gaza da Hamas dal 7 ottobre sono stati probabilmente soggetti a «violenze sessuali, tra cui stupro, torture sessuali, trattamenti crudeli, inumani e degradanti».

«L'attenzione al dolore delle donne palestinesi a Gaza non escluda le israeliane e ciò che hanno subito il 7 ottobre: violentate, uccise, bruciate, ridotte in cenere. Gli stupri avvenuti il 7 ottobre stanno continuando a Gaza contro donne e ragazze in ostaggio», ha aggiunto Herzig. Che ha insistito: «Di fronte a ciò che è successo il giorno della strage, la richiesta di prove immediate e testimonianze dirette delle donne stuprate (per la maggior parte uccise dopo le violenze) mi appaiono ciniche e crudeli».

La storica israeliana ha ricordato che quando i soccorritori sono potuti entrare nei luoghi assaltati dai terroristi, si sono trovati davanti mucchi di cadaveri. Che andavano prima di tutto identificati. Nel caos non sono stati fatti molti rilievi sulle donne violentate, mutilate nelle parti intime e uccise. E oggi mancano prove in numerosi casi. «Quando parliamo di femminicidi e di violenza sappiamo che prima che una donna riesca a raccontare possono passare anni. O forse mai. Parlare solo di prove forensi è assurdo. E comunque i terroristi hanno pubblicato i loro video degli stupri...»

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Proprio oggi Il ministro degli Esteri Israel Katz ha espresso il suo compiacimento per la richiesta da parte di Usa, Gran Bretagna e Francia di convocare una seduta del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite «sulle violenze sessuali di Hamas». «Nella Giornata internazionale delle donne - ha proseguito Katz su X - l'Onu ed il suo Segretario generale Antonio Guterres devono agire, non possono restare in silenzio. È tempo di qualificare Hamas un gruppo terroristico, e di liberare tutti gli ostaggi».

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