Dai banchi universitari alle boutique:
il luxury brand dei talenti under 28

Dai banchi universitari alle boutique: il luxury brand dei talenti under 28
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Mercoledì 3 Settembre 2014, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 11:48

MONZA - Dai banchi universitari alle boutique di tutto il mondo. Ecco cosa successo a Pasquale V. D'Avino e Francesco De Falco, rispettivamente 23 e 24 anni, studenti di Giurisprudenza alla Luiss Guido Carli, che hanno fondato il luxury brand Les Bohémiens.

Nel nuovo marchio arte contemporanea e artigianalità italiana si incontrano, dando forma a uno stile votato alla libertà e all'anticonformismo.

Con sede operativa a Monza, Les Bohémiens vanta una rete di collaboratori giovani, talenti italiani under 28, animati da intraprendenza ed estro creativo nel settore della moda, del design, del giornalismo, del business e delle public relations, sparsi tra Napoli, Roma, Firenze, e Milano.

Il brand, la cui distribuzione commerciale nel mondo è stata affidata a ViaSannio20Showroom di Milano, parte con una collezione uomo S/S 2015 di alta maglieria: t-shirt, scuba t-shirts e sweatshirts dalle stampe eclettiche, originali ed eccentriche, per poi svilupparsi sul total look.

Impreziositi da inserti di materiali più vari e da stampe digitali che creano interessanti illusioni ottiche, i capi sono un concentrato di creatività, dai motivi onirici. «La t-shirt è lo strumento più immediato per comunicare uno status - spiega Pasquale V. D’Avino -. Trasmette ciò che siamo o che vogliamo essere. Noi intendiamo veicolare un messaggio di cambiamento, in cui l'estro, la libertà e l'amore per l'arte rappresentino i nostri marchi di fabbrica».

Non a caso la vision che ispira il progetto è la Bohéme, il movimento artistico nato in Francia, passato poi a indicare lo stile di vita inusuale e poco ortodosso sposato da artisti, scrittori e musicisti di tutto il mondo.

«Quando abbiamo intuito - precisa poi Francesco De Falco - che i nuovi trends della moda giovanile stavano virando in una direzione molto distante dal costume "mainstream", abbiamo visto in Les Bohémiens il mezzo perfetto per raccontare le influenze culturali, artistiche e musicali da cui nascono le odierne forme di controcultura.

I Bohémien, quali precursori dell'anticonvenzionalità, rappresentano per noi la metafora della libertà d'espressione che supera le consuetudini per aprire la strada al cambiamento».

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