Talento a parte, nota il designer che ha costruito un impero, «adesso non c'è stilista che possa farcela senza correre dietro a una realtà importante, con queste multinazionali che si improvvisano talent scout». Lui e quelli della sua generazione, forse, sono stati «gli ultimi a fare un certo tipo di lavoro, dal piccolo al grande, adesso è tutto improvviso, studiato a tavolino, tavolino che a volte - nota - è anche traballato».
Alla presentazione è andato anche in scena un siparietto con Lapo Elkann: Armani non si è reso conto che a chiedergli quale eredità pensa di lasciare all'Italia era Lapo Elkann: «Eredità in termini economici?», ha chiesto, prima di aggiungere scherzoso: «Ah, ma sei tu Lapo? Sembrava una domanda seria».
E poi ha aggiunto: «L'eredità è la convinzione che questo è un mestiere bellissimo e tu, che ci provi in continuazione me ne dai la conferma».
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