Parigi: l'addio al pret-à-porter di Gaultier e il viaggio nella storia di Westwood

Primavera Estate 2015 per Jean Paul Gaultier e Vivienne Westwood
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Lunedì 29 Settembre 2014, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 08:34

PARIGI - La Paris Fashion Week del settembre 2014 sar ricordata per l'addio di Jean Paul Gaultier al pret--porter dopo 40 anni di successi, con tanto di standing ovation dei suoi 1500 invitati, tra cui Pierre Cardin, Alber Elbaz, Antony Vaccarello.

«Adesso voglio fare solo ciò che mi piace, dedicarmi all'haute couture, ai profumi, al rapporto con le star. Questo non è un addio alla moda ma una porta aperta per un futuro di felicità e creatività», ha spiegato Gaultier alla fine della sfilata.

In passerella tutto l'estro dello stilista per anni considerato l'enfant prodige della moda francese, che durante la carriera creativa ha fatto sfilare travestiti, spogliarelliste e donne cannone: il defilè era dedicato a Miss France, per l'occasione divenuta Miss Gaultier con tanto di fascia, ma anche Miss Tour de France in abito giallo, Miss Tuxedo con mezza giacca e miniabito argento e Miss Axelle, in omaggio alle bellezze da concorso anni Cinquanta, con le modelle dell'epoca, oggi bellissime donne dai capelli bianchi.

Tra le sorprese, che non mancano mai se si parla di Gaultier, lo spiritoso spogliarello dell'attrice Rossy De Palma e l'elezione a reginetta dello show per la top model canadese Coco Rocha.

Vivienne Westwood, invece, prosegue il viaggio nella storia del costume attraverso i secoli, dalla foglia di fico di Eva nel Paradiso terrestre - su un bikini color carne - alle stampe pop.

Come sempre, i tagli sono un omaggio della stilista e del marito Andreas Kronthaler alle radici storiche ed etniche, offrendo appigli per collocare ogni capo. «Lei è un genio, assolutamente», afferma annuendo in segno di approvazione Boy George, ai giornalisti che lo interrogano sul suo pensiero circa Dame Viv.

«Molti designer seguono schemi e regole. Lei è fortunata, non è possibile seperarla dal proprio lavoro, Fare un acquisto del suo marchio vuol dire anche entrare nella sua visione».

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