I colori caldi scelti dal brand per la stagione vanno dal terra di Siena al cognac passando fra le gradazioni del marrone cioccolato, con qualche accenno di verde scuro e nero e si sposano perfettamente con le stampe realizzate da un gruppo di artiste comasche.
«Sono donne dai 25 ai 60 anni, le stesse che prima dell'arrivo della stampa 3D preparavano i disegni che poi andavano sugli abiti», ha raccontato il direttore creativo Kean Etro.
A fare da sfondo alla sfilata, un palazzo barocco e una scenografia con animali esotici, elefanti, rinoceronti e tigri, in una perfetta rievocazione dello stile che il marchio ha di recente raccontato in una monografia che ne ripercorre la storia iconografica.
In una fashion week, e in prospettiva, in un momento in cui il menswear sta lentamente annullando i canoni di genere, Etro ha portato in passerella un uomo che, dai cappotti, alle giacche in pelle, ai pantaloni con doppia pence fino alle calzature, stringate e in pelle, è in netta controtendenza: coraggioso e vestito di un’eleganza fuori dal tempo.
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