"ME Fashion Award", a Messina un ponte di creatività tra big e nuovi talenti della moda made in Italy

Dall’eleganza della stilista Raffaella Curiel all’arte orafa del maestro Gerardo Sacco, passando per l’E-couture del designer Tiziano Guardini, il glamour accende la notte siciliana nella città dello Stretto

“ME Fashion Award”, la creazione E-couture del designer Tiziano Guardini_credits Ph. Pellitteri/Contarini
di Gustavo Marco Cipolla
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Sabato 29 Aprile 2023, 13:37

Abiti sostenibili, alta gioielleria, il fascino della tradizione e l’estro dei nuovi creativi. Un “ponte”, è il caso di dirlo, tra giovani e big della moda made in Italy al Palacultura di Messina per la prima edizione del “ME Fashion Award”, riconoscimento dedicato ai talenti della moda italiana, ideato e organizzato da Patrizia Casale, owner di "E-Motion", in collaborazione con l’amministrazione comunale della città sullo Stretto. Patrocinato da Camera Nazionale della Moda Italiana, Camera di Commercio, Confartigianato e Sicindustria, l’appuntamento dal respiro internazionale ha visto alternarsi sulla passerella siciliana sofisticate creazioni green e preziosi bijoux dopo la presentazione ufficiale a Palazzo Zanca, con gli interventi del sindaco Federico Basile e dell’assessore ai grandi eventi Massimiliano Finocchiaro. Due giorni nel segno dell’eleganza e dello stile in Sicilia per raccontare il dietro le quinte del bello e ben fatto. Si parte con “23è”, innovativa start-up di accessori che rispettano l’ambiente fondata da Deborah Correnti e Mirco Marchetti, poi l’atelier De Santis By Martin Alvarez, brand di stanza a Milano, noto all’estero e da sempre in prima linea contro lo spreco: l’estate scorsa, in Trentino Alto Adige, è stato protagonista di una sfilata i cui outfit, un colorato tributo al Sol Levante e alla natura, sono stati realizzati utilizzando materiali edili, in sinergia con "Bluehouse", strizzando l’occhio all’upcycling e al riuso. E, ancora, il couturier siciliano Gianluca Alibrando, il curatore d’immagine e celebrity designer di Dsquared2 Mauro Scalia, che ha svelato alcuni dei suoi iconici look per le star come Beyoncé, Jennifer Lopez, Ricky Martin e Madonna oltre ad avere in programma un’expo di Barbie, il marchio di borse "Pescepazzo" di Laura Mendolia, il cui nome “controcorrente” deriva da una filastrocca recitata dalla nonna.  Grande attesa per la classe senza tempo dell’Haute Couture griffata Raffaella Curiel, già regina delle catwalk capitoline durante la kermesse di Altaroma. La stilista milanese, che ha venduto il marchio ad un’azienda cinese, ha presentato la new label “Noname by Raffaella Curiel” con una capsule di prêt à porter caratterizzata da linee morbide e fluide, trench à la française e picchi cromatici. Dulcis in fundo Tiziano Guardini, che ha fatto della sostenibilità un must delle proprie collezioni “E-couture”, dagli aghi di pino alle cortecce degli alberi che si trasformano in capi sartoriali e diventano sogni da indossare. Sul palco una candida creazione in “seta non violenta”, indossata dalla cantautrice Elisa durante la tournée: tramite un meticoloso procedimento di lavorazione, il bozzolo del baco non viene fatto bollire e il filato si ricava solo in seguito alla metamorfosi del bruco in farfalla. 
Fra gli ospiti spiccano Stefano Dominella, presidente della sezione Abbigliamento e Design di Unindustria Lazio nonché già curatore di oltre 30 splendide esposizioni nel mondo, Chiara Trombetta, dal 2022 alla guida della Business Unit Meda and Events di "StartupItalia", esperta di progetti editoriali e imprenditoriali con particolare attenzione all’universo digitale. Dallo speech di Trombetta emerge che la Trinacria si classifica all’ottavo posto nello Stivale per gli investimenti in start-up, solo una realtà aziendale su quattro è guidata da donne (al Sud una su 3), è ciò che premia l’intero ecosistema è il networking ovvero l'importanza del fare squadra. «Una manifestazione che accende i riflettori sul savoir faire e l’innovazione, valorizzando i giovani stilisti in un contenitore che, nel Meridione, può essere un’ottima vetrina di visibilità per chi si affaccia al mestiere puntando dapprima sul mercato nostrano e, successivamente, sui buyer stranieri», spiega Dominella da sempre in front row per promuovere gli emergenti in un comparto che è in via di ripresa dopo il fermo causato dall’emergenza pandemica. In scena anche i capolavori ispirati alla mitologia e alla Magna Graecia del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, omaggiato per i 60 anni di carriera, l’illustratore Aldo Sacchetti, molto richiesto dalle maison del lusso per i suoi disegni, lo street artist "Zive", alias Umberto Citarella e i suoi busti artistici che raffigurano gli eroi dei fumetti e i personaggi della Disney, la manager Stefania Caligiore in collegamento video. Conduce la serata di gala la giornalista Marika Micalizzi, special guest  il  danzatore e coreografo Davide Telleri che ha collaborato con interpreti e cantautori del firmamento musicale quali Annalisa, Mahmood, Levante e, lo scorso anno, ha fatto parte del cast  del défilé siciliano firmato Dolce & Gabbana. In agenda mostre e promenade espositive con il coinvolgimento degli studenti delle scuole locali: il Liceo Artistico “E. Basile”, l'Istituto Professionale Alberghiero “Antonello”, il Tecnico Commerciale “A. M. Jaci” e l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria. Fra talk, dibattiti e workshop con illustri personalità del panorama culturale. Padre Domenico Minuli, stimato sacerdote di provincia che, con un passato da fashion designer, oggi ha scelto di «vestire le anime», ha interpretato “Il cerchio della vita”, colonna sonora del film d’animazione “Il Re Leone” e ha mostrato le sue piccole-grandi opere pittoriche: attraverso i dipinti, denuncia la drammatica repressione e la condizione di subordinazione femminile in Iran.  Applausi per il “Museo del costume e della moda siciliana di Mirto”: in un paesino di circa mille abitanti, lo spazio museale è una vera e propria “macchina del tempo” da visitare e custodisce quasi 2mila pezzi tra capi sartoriali e accessori, dal ‘700 al ‘900, con un focus su Mimma Ferraro. La famosa sarta della Dolce vita messinese, soprannominata "la Madama”, nel suo percorso professionale incontrò i miti Christian Dior e Coco Chanel.

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