Tessiture su foto d'epoca: Pietro di Lecce veste le dive sconosciute e le più amate del nostro cinema

Tessiture. Al centro Monica Vitti e a destra Gina Lollobrigida
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Lunedì 18 Febbraio 2013, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:12

MILANO - Si concentra sull'analisi culturale del popolo italiano nelle sue contraddizioni, nei suoi pregi e nei suoi difetti, la mostra personale di Pietro Di Lecce, Tessiture, a cura di Ivan Quaroni, dal 20 febbraio al 15 aprile 2013 presso lo Spazio Orlandi in via Vespri Siciliani di Milano. L'analisi è fatta in una maniera particolarmente originale: attraverso foto d'epoca e stampe su tela fine art modificate con centrini, tulle e passamanerie originali degli anni '30. Questi materiali sono stati cuciti in modo da sembrare sospesi, creando un gioco di trasparenze o di annullamento di alcuni elementi del viso. Ritratti dalle fotografie, i protagonisti del mondo dello spettacolo e dell'arte italiana del passato che, poco alla volta, sono stati dimenticati dal pubblico e dalle nuove generazioni. Su questi personaggi eclissatisi Pietro Di Lecce cuce il tulle e su di esso una passamaneria che rappresenta in genere fiori e farfalle, simbolo del sogno svanito dopo la morte dell'artista che non ha raggiunto in vita la celebrità. Accanto agli «eroi sommersi» della cultura, l'artista propone anche una carrellata di divi che hanno, al contrario, segnato profondamente la storia del nostro paese e rappresentato il volto dell'Italia in tutto il mondo come Monica Vitti, Sophia Loren, Anna Magnani, Claudia Cardinale. Sui loro volti dei tulle ovali di diversi colori, a indicare la gabbia della creatività che lo Stato italiano ha imposto nel tempo alle nuove menti artistiche o scientifiche, le cui doti innovative sono e sono state spesso riconosciute solo all'estero.

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