Riapre il Museo della Moda e delle Arti. Eleganza d'altri tempi

Abiti in mostra al Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia ph Studio Esseci
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 19:09

GORIZIA - Il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, uno dei pi importanti del settore in Europa, riapre grazie ai fondi europei Open Museums, con un allestimento ampliato e rinnovato. Il progetto è curato da Raffaella Sgubin, storica del costume e Sovrintendente ai Musei Provinciali di Gorizia, con la collaborazione di Roberta Orsi Landini e Thessy Schoenholzer Nichols, mentre l'allestimento è opera dell'architetto Lorenzo Greppi.

Tutto è curato in modo da dare al visitatore la sensazione di immergersi nella vita e nell'atmosfera dei secoli di cui gli abiti esposti sono elegante testimonianza.

Le nuove grandi sale sono concepite come scenografie teatrali, cui il visitatore confluisce dopo aver ammirato, come su vetrine di negozi posti lungo il Corso di una delle tante meravigliose città mitteleuropee d'un tempo, i complementi di quegli abiti, l'intimo, le calzature, gli accessori, i cappellini.

I pezzi esposti nei nuovi ambienti sono abiti da sera che vanno dalla fine del Settecento agli anni Venti del Novecento: filati metallici, paillettes, perline di vetro, canutiglie e strass fanno dell'ornamento scintillante il filo conduttore di queste toilettes da sera dai bagliori preziosi.

Tra i pezzi esposti si segnalano alcune eccellenze, come lo spettacolare abito neoclassico realizzato in un raro tulle di seta ricamato in ciniglia e paillettes d'argento, con applicazioni di crespo di seta lilla.

Imperdibili i due abiti degli anni Venti provenienti da Vienna e appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein (1882-1958), sorella del filosofo Ludwig Wittgenstein e protagonista di uno dei più celebri ritratti dipinti da Gustav Klimt. Una sala multimediale consente l'accesso a un repertorio di schede di capi, ornamenti e accessori presenti nelle collezioni del Museo della Moda, insieme a documentazione fotografica e video.

Proprio l'introduzione della multimedialità costituisce il fil rouge di questo allestimento museale, tra i filmati nella sezione dedicata al teatro e all'abbigliamento da sera e le suggestioni dell'area che ricostruisce un Corso cittadino, animato dalla proiezione di immagini Belle Époque relative a Gorizia, Trieste, Vienna e Parigi.

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