La decana delle teologhe, Bruna Costacurta, racconta di quando era bullizzata perchè donna

l'ultima lezione tenuta alla Gregoriana dalla professoressa Costacurta
di Franca Giansoldati
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Giovedì 30 Maggio 2019, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 14:00
Quarant'anni fa bisognava avere una bella dose di coraggio, se non addirittura lo sprezzo del pericolo, per iniziare a studiare teologia in una università pontificia. Alle donne era un terreno interdetto, minato, off limits. Bruna Costacurta oggi, in una bellissima lezione tenuta alla Gregoriana, dove insegna da oltre trent'anni, racconta la strada in salita che ha dovuto percorrere per resistere e coltivare il suo sogno: quello di entrare nell'inner circle dei teologi, di  imparare la Sacra Scrittura, di scrivere saggi e, infine, avere una cattedra.


Negli anni Sessanta e Settanta questo sogno era semplicemente utopia, un orizzonte proibito, altro che muro di cristallo ma Bruna Costacurta lo ha infranto. Naturalmente è stata bullizzata dai suoi compagni di corso, quando era studentessa, giudicata male, additata come una appestata. Nessuno si voleva sedere accanto a lei nell'aula magna, quando c'erano le lezioni. I professori, tuttavia, anche se non la hanno mai facilitata, non la hanno nemmeno penalizzata e la sua tenacia alla fine ha avuto la meglio.

Nella lezione che ha tenuto recentemente e che si può vedere tutta su Youtube, si capisce bene il percorso a ostacoli che ha fatto, il carico di stress patito, le umiliazioni subite, l'amarezza di essere stata quasi di serie B. Se non avesse avuto una buona autostima di sè e se non fosse stata aiutata dai professori, probabilmente avrebbe mollato. Il tempo le ha dato ragione.

Bruna Costacurta quando è stata chiamata dal rettore della Gregoriana a tenere dei corsi ha assistito ad un miracolo: tutte le sue lezioni erano strapiene. C'era chi inizialmente andava per curiosità e vedere una mosca bianca in cattedra ma poi restava perchè aveva bisogno di capire la Parola di Dio e le lezioni sono diventate dei punti di riferimento per generazioni di studenti di teologia. 
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