Ancona, villetta satura di gas: ingegnere e cane morti, gravissima la moglie

Ancona, villetta satura di gas: ingegnere e cane morti, gravissima la moglie
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Giovedì 7 Gennaio 2016, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 19:05
Marito morto, moglie grave in una villetta satura di gas ad Ancona. E' successo a metà mattinata in una zona tra i quartieri di Candia e Baraccola. Si tratterebbe di un incidente, provocato dalle esalazioni di una stufa a pellet. Sul posto 118, carabinieri e vigili del fuoco.

Il morto sarebbe Federico Volponi, un ingenere delle Ferrovie di 38 anni. Salvata la moglie, V.C. che sarebbe comunque in gravi condizioni per intossicazione di monossido di carbonio. La donna è stata trasportata all'ospedale di Torrette, rimanendo comunque cosciente. Nell'abitazione di nuova costruzione, in via Di Vittorio, è stato trovato senza vita anche un cane di grossa taglia. A quanto pare la famigliola avrebbe fatto uso di una stufa da cui si sono propagate le esalazioni letali.

I vigili dei fuoco sono entrati in casa dopo essere stati chiamati dai parenti della coppia. L'ingegnere era già morto, disteso sul divano. La donna era assopita su una sedia. Probabilmente nessuno dei due si era accorto di quanto stava accadendo. 

È stata trasferita nell'ospedale di Fano, dotato di camera iperbarica, Valeria Contegiacomo, la donna rimasta intossicata da una fuga di monossido di carbonio che ha ucciso il suo compagno. C'è un'altra tragedia nel passato di Valeria. Sua sorella, Cinzia, morì a 13 anni travolta da un Suv, il cui conducente era morto di infarto al volante. Successe il 9 ottobre 2005, nel centro di Ancona, affollato dal passeggio domenicale. Il Suv fuori controllo, guidato da Manlio Mingoia, 74 anni, ex cantante lirico e componente del Cda della Fondazione Muse, falciò la ragazzina e una studentessa universitaria di 23 anni, originaria di Melfi (Potenza), Alessandra Bavuso, seminando il terrore a metà mattinata tra le famiglie del passeggio domenicale nel centralissimo corso Garibaldi. Nei primi drammatici momenti dopo l'incidente, addirittura si pensò che la vittima fosse proprio lei, Valeria: invece si trattava della sorellina più piccola.
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