Tornano a splendere gli antichi affreschi di Monte Sant’Angelo a Terracina

Terminati i lavori all’oratorio medievale del Piccolo Tempio

Tornano a splendere gli antichi affreschi di Monte Sant’Angelo a Terracina
di Giovanni Centola
2 Minuti di Lettura
Domenica 19 Maggio 2024, 08:42

Riapre al pubblico l’oratorio del “Piccolo tempio” del santuario di Monte Sant’Angelo di Terracina dopo un lungo restauro, guidato dalla soprintendenza ed eseguito dalla Helena Restauri srl e ha riguardato sia la struttura di epoca tardo repubblicana, sia il Piccolo Oratorio all’interno di una delle gallerie del Piccolo Tempio.

Durante i lavori sono stati rimossi i graffiti che nel tempo avevano imbrattato le pareti, permettendo così di riportare alla luce preziosi affreschi dalle caratteristiche uniche. Sono state utilizzate per questo moderne tecnologie laser e prodotti biologici, che hanno permesso di rimuovere anche le incrostazioni calcaree che si sono accumulate nei secoli.

Sulla parete di fondo, al di sopra dell’area originariamente occupata da un altare, probabilmente distrutto nel XIX secolo, sono apparsi due strati sovrapposti di intonaci dipinti raffiguranti una Madonna in trono con Gesù Bambino in grembo, e ai fianchi due arcangeli, probabilmente Gabriele e Michele. La fase più antica, in via preliminare, può essere datata al VII – VIII secolo, le testimonianze pittoriche più antiche di Terracina e del Lazio Meridionale. La fase più recente invece risale al X – XI secolo.

Alla cerimonia ha presenziato il nuovo soprintendente per le province di Frosinone e Latina, Alessandro Betori, alla sua prima uscita istituzionale, che ha definito il santuario di Giove Anxur «una gloria nazionale che preserva un compendio monumentale unico».

Betori ha inoltre sottolineato il ruolo strategico di Terracina durante l’epoca romana e il Medioevo sotto i bizantini, evidenziando quanto il tempio di Giove Anxur sia un santuario di massima importanza.

«Mi auguro che questo possa essere solo l’inizio di un cammino che possa portarci ad avere un patrimonio archeologico e culturale completamente fruibile», ha precisato il sindaco di Terracina Francesco Ginnetti, che ha ringraziato il predecessore di Betori, Francesco Di Mario. Proseguono ora gli studi su quanto ritrovato, mentre è stato annunciato un nuovo finanziamento di 500 mila euro per portare avanti i lavori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA