Terme di Fogliano gli arabi offrono al Comune di Latina 15 milioni per rilevare società e terreni

Terme di Fogliano gli arabi offrono al Comune di Latina 15 milioni per rilevare società e terreni
di Vittorio Buongiorno
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Giovedì 21 Aprile 2016, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 15:59
L'offerta degli arabi adesso c'è. In Comune, a Latina, ci sono bocche cucite, ma l'Anz management group avrebbe formalizzato al Comune una proposta di acquisto per la società e i terreni delle Terme di Fogliano. Al momento la spa è in liquidazione e il Comune rischiava di dover andare all'asta con il rischio di veder depauperare ad ogni incanto il valore delle quote e di tutta l'area su cui incidono circa 300 mila metri cubi. L'ultima valutazione dei beni materiali e immateriali - chiesta dal liquidatore della spa, il commercialista Salvatore D'Amico - era stata fatta dal preside delal facoltà di Economia e Commercio, il professor Bernardino Quattrociocchi e stimava un valore di circa 17 milioni di euro. A questa cifra però andranno detratti i circa 8 milioni che spa e Comune devono a Condotte.
A quanto risulta l'offerta degli arabi ammonta a 15 milioni di euro da cui andranno detratti i debiti. Considerata la situazione, in Comune la considerano realistica. Ora il problema è però come arrivare all'atto di vendita. Attualmente infatti l'ente è commissariato e la società in liquidazione e al più tardi a fine giugno si insedierà il nuovo sindaco. Ci sono i margini per chiudere oggi l'operazione con la società degli Emirati Arabi o bisognerà attendere l'insediamento della nuova amministrazione comunale? I tempi teoricamente potrebbero anche esserci, ma bisognerà valutare anche l'opportunità di una simile vendita. Molto dipenderà dalla fretta che avrà la società di chiudere l'affare, perché di affare si tratta. L'aria infatti ha una potenzialità turistica enorme, è affacciata sul lago di Fogliano che è parco nazionale e sulla Marina di Latina che da due anni è Bandiera Blu. Inoltre la variante redatta negli anni settanta concede la possibilità di edificare circa 300 mila metri cubi di volumetrie, il 70% con destinazione turistico ricettiva e il 30% con destinazione residenziale, solo queste ultime con un valore stimato di circa 50 milioni di euro. In teoria potrebbe anche essere il liquidatore a cedere la società, ma resterebbe il problema della concessione mineraria che fa capo invece al Comune. Più semplice ma più lunga la strada della manifestazione di interesse alla quale l'ente dovrebbe rispondere con un bando pubblico.
V.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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