Terna, piano industriale da 16,5 miliardi. L'Italia hub energetico sostenibile

Il gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia punta a portare sempre di più il Paese verso la decarbonizzazione

Terna, piano industriale da 16,5 miliardi. L'Italia hub energetico sostenibile
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 13:11

La transizione energetica in primo piano, per portare l’Italia sempre più verso la decarbonizzazione, con progetti che puntano allo sviluppo delle fonti rinnovabili e a rendere il Paese un hub energetico di rilievo a livello europeo e in tutta l’area mediterranea. Un progetto ambizioso con cui Terna, guidata dall’ad e dg Giuseppina Di Foggia, guarda al futuro. Un chiaro esempio del lavoro portato avanti dal Gruppo sul percorso della sostenibilità sono i cavi marini utilizzati per il trasporto efficiente e invisibile dell’energia: rappresentano infatti la soluzione proposta da Terna che consente di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. I cavi sottomarini vengono utilizzati nei tre principali progetti portati avanti dal Gruppo, a cominciare dal Tyrrhenian Link: un progetto avviato con la migliore e più avanzata tecnologia sottomarina ed è infatti, a oggi, uno dei principali interventi infrastrutturali del Paese, fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico nazionale.

Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna

Si tratta dell’elettrodotto che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, contribuendo al migliore utilizzo delle rinnovabili e al processo di decarbonizzazione. Il progetto prevede la realizzazione di un doppio cavo di circa 970 km di lunghezza complessivi e 1.000 MW di potenza in corrente continua sotto il mare. Si tratta di un’opera di altissima tecnologia e rappresenta un intervento assolutamente strategico per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima. Ci sono poi l’Adriatic Link, vale a dire il collegamento fra Marche e Abruzzo che rafforzerà lo scambio di energia nell’asse centrale della Penisola, e infine Elmed, il cavo marino che collegherà l’Italia con la Tunisia, per creare un corridoio energetico tra il Nord Africa e l’Europa.

Gli interventi di Terna sono finalizzati allo sviluppo delle fonti rinnovabili tramite dorsali di trasporto dell’energia che partono dai punti di produzione, localizzati soprattutto nelle regioni del Sud Italia, e si dirigono verso i centri di maggior consumo nelle regioni del Nord. Un progetto che sarà possibile grazie alla risoluzione delle congestioni di rete e a un ulteriore sviluppo delle interconnessioni con l’estero: oggi sono 30 quelle attive. In questo modo si andrà a rafforzare il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo e dell’area mediterranea.

Un obiettivo strategico, fortemente presente nel Piano industriale 2024-2028 del Gruppo Terna: una programmazione da 16,5 miliardi di euro di investimenti complessivi. Il piano industriale è stato presentato il 19 marzo e punta a consolidare il ruolo strategico dell’azienda come abilitatore del sistema elettrico italiano. Ma non solo. L’obiettivo è anche quello, più in generale, di rafforzare l’impegno a favore della transizione energetica. Si tratta quindi di progetti che puntano a un futuro del Paese sempre più sostenibile e decarbonizzato. A guidare lo sviluppo del Piano industriale 2024-2028 di Terna sarà anche la cosiddetta sostenibilità degli investimenti: gli interventi di Terna, infatti, sono considerati sostenibili al 99% secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.

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