Di fronte ai rifiuti della donna ha messo in atto una sequela di atti persecutori volti a manifestare il proprio interesse per lei. La vittima di tali "attenzioni" si era rivolta alla Polizia di Stato e nei confronti dell'imprenditore era scattato l'ammonimento con contestuale ritiro delle armi e del titolo alla detenzione. Non contento, ha proseguito inviando continuamento fiori alla donna - attraverso ignari colleghi - e provando a controllarla attraverso i social network con richieste di amicizia attraverso falsi profili comunque riconducibili a lui.
Oggi gli agenti della sezione anticrimine del commissariato di Terracina hanno notificato all'uomo l'ordinanza di arresti domiciliari emesse dal giudice Mara Mattioli su richiesta del sostituto procuratore Simona Gentile.
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