Latina, gli albergatori di Sperlonga contro il Comune: che fine fanno gli introiti della tassa di soggiorno?

LATINA - Che fine hanno fatto gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno? Se lo domanda l’associazione “Albergatori di Sperlonga” che si aspettava di vedere tali ricavi reinvestiti in servizi finalizzati al rilancio del turismo come navette gratuite e depliant per gli ospiti dei vari alberghi. Progetti che, a quanto pare, erano già stati concordati ma che evidentemente sono rimasti al palo. Perché tanto ritardo? E dove sono finiti tutti questi soldi? Sono i quesiti che si sta ponendo da qualche settimana una parte degli albergatori sperlongani rappresentati da Raffaella Chinappi la quale ha scritto di suo pugno una lettera aperta alla stampa e all’amministrazione.



«Stiamo registrando ritardi inconcepibili – si legge nella nota - eppure tali iniziative erano state programmate con l’inizio di questa legislatura ed in buona parte accolte perché ritenute valide per innalzare l’offerta turistica locale. Ormai da 4 stagioni sono gli albergatori ad accollarsi le spese della navetta, servizio indispensabile per i turisti, i depliant invece, la cui ristampa è stata realizzata grazie ad un contributo della Provincia di Latina, sono stati consegnati solo ad una società privata che attualmente gestisce gli uffici di informazione turistica lasciando ad oggi gli alberghi totalmente sprovvisti».



Nel comune di Sperlonga la tassa di soggiorno ammonta a 2 euro a notte a persona. Facendo un banale calcolo vuol dire che una coppia che vuole soggiornare nella perla del Tirreno per una settimana deve pagare 28 euro in più al termine della vacanza. Se si moltiplica questa somma per le centinaia di turisti che ogni estate affollano la costa siraggiunge una cifra considerevole e di gran lunga superiore al costo di una navetta.