Rubano cinque pc in Comune, indagini sui video delle telecamere

Rubano cinque pc in Comune, indagini sui video delle telecamere
di Rita Cammarone
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Giovedì 2 Marzo 2023, 11:18

Tre uomini, con il volto travisato, sono entrati nella sede del servizio Ambiente del Comune di Latina, portando via cinque computer portatili. Un furto messo a segno nel primo pomeriggio di venerdì scorso. Spaventata l'unica dipendente comunale presente in ufficio, in orario straordinario, e un'addetta alle pulizie che ha incrociato i tre malviventi mentre andavano via frettolosamente dal primo piano dello stabile di via Cervone.

Momenti di terrore per le due donne, in particolare per la dipendente del servizio Ambiente che se li è ritrovati davanti uscendo dal suo ufficio per andare a prendere un documento alla stampante collocata nel corridoio. La giovane donna ha avuto la prontezza di tornare indietro e chiudersi a chiave nel proprio ufficio dal quale ha chiamato le forze dell'ordine. Nessun dubbio che si trattasse di malintenzionati: uno di loro era incappucciato; gli altri due con il volto semicoperto da cappelli e sciarpe.

Nel frattempo i tre delinquenti, che già avevano fatto razzia di pc negli altri uffici del servizio Ambiente, sono scappati. Lungo le scale i tre hanno incrociato l'addetta alle pulizie che stava entrando. Dell'incursione è stato tempestivamente informato il dirigente del servizio, Egidio Santamaria, che dopo aver verificato il danno, l'ammanco di cinque pc portatili, coperti da assicurazione, ha formalizzato denuncia ai carabinieri, sottolineando la presenza di telecamere utili alle indagini.

«Per questa ragione ha spiegato Santamaria abbiamo chiesto alla Polizia Locale di mettere a disposizione dell'Arma le immagini registrate venerdì pomeriggio».

Il dirigente ha escluso che possa trattarsi di un furto su commissione per l'accesso abusivo ai dati comunali o per entrare illegalmente nel sistema gestionale dell'ente. «L'unico rischio commenta è l'eventuale presenza di file, dal contenuto appetibile, salvati temporaneamente sul desktop dei dispositivi. Ma questo è stato già escluso dal personale. Infatti, tutte le operazioni vengono salvate sul server e non sui singoli pc. Violare il sistema di accesso dai pc rubati, ritengo sia complicato se non impossibile». Dunque, stando così le cose la sottrazione dei computer comunali sarebbe legata alla mera possibilità di piazzare i dispositivi, una volta resettati, attraverso ricettazione. Il furto commesso venerdì pomeriggio ripropone il tema della sicurezza della zona di via Cervone, limitrofa alle autolinee, dove si annidano sacche di microcriminalità in un contesto di degrado diffuso.

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