Ristoro nucleare, milioni di euro persi: Latina tenta di recuperarli

Ristoro nucleare, milioni di euro persi: Latina tenta di recuperarli
di Monica Forlivesi
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Martedì 27 Settembre 2016, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 15:25
LATINA -  I Comuni che hanno una servitù nucleare hanno ottenuto, grazie ad una sentenza dello scorso luglio, un ristoro di 100 milioni, ovviamente da ripartire. Ma Latina no. Il Capoluogo infatti non ha partecipato a questa battaglia legale, non ha partecipato al ricordo dell'Ancin, l'Associazione dei comuni nuclearizzati, ergo è l'unico comune italiano che pur avendo sul proprio suolo la servitù non riceverà quello che - secondo i giudici - è stato sottratto indebitamente ai comuni.

LA COMMISSIONE AMBIENTE
Ma partiamo dalla fine: ieri in commissione Ambiente - presieduta da Dario Bellini - l'assessore all'Ambiente Roberto Lessio ha sottolinea che l'amministrazione intende rientrare a fare parte della partita, quindi a chiedere alla presidenza del Consiglio dei Ministri che venga riconosciuto il 100% del ristoro anche a Latina senza ulteriori passaggi in tribunale. Se la risposta sarà negativa il Comune farà causa, è stato già chiesto all'Avvocatura, dai consiglieri Salvatore Antoci e Luisa Mobili, di studiare situazione e strategia legale. I consiglieri di opposizione, Nicoletta Zuliani, Matteo Adinolfi, Alessandro Calvi e Matteo Coluzzi, hanno convenuto sulla necessità di fare il possibile per ottenere le somme che sarebbero fondamentali per il territorio in tempi in cui le risorse sono ridotte al lumicino. Adinolfi si è soffermato sulla necessità di agire in tempi brevi, entro fine anno, per non far cadere in prescrizione il 2006, anche perché si parla di cifre importanti, attualmente vengono erogati 864.000 euro a Latina, il 100% ammonta a tre volte tanto: 2,5 milioni circa. L'assessore Lessio ha rinviato ogni decisione all'esito della riunione di oggi a Roma alla quale parteciperà il vicesindaco Paola Briganti: «All'Anci si incontreranno tutti i Comuni interessanti, il nostro chiederà di essere inserito nel percorso di recupero dei fondi pur non avendo partecipato al ricorso vinto. Visto che loro hanno un ufficio legale che da anni lavora su questo fronte, attendiamo l'esito della riunione per poi assumere ogni decisione».

L'ANTEFATTO
Un passo indietro, panoramica che in commissione è stata effettuata dal consigliere di Lbc Marco Capuccio, per capire qual è l'antefatto e come si arriva a questa situazione. Lo scorso luglio i Comuni che aderiscono alla Consulta delle servitù nucleari in seno all'Anci vincono la causa intentata nel 2011, il tribunale civile di Roma riconosce che dal 2004 al 2011 sono state indebitamente sottratte risorse ai Comuni. A partire dal 2003 infatti i cittadini pagano nella bolletta dell'elettricità un contributo destinato alla dismissione e bonifica delle ex centrali nucleari, parte del contributo è destinato ai Comuni sede di servitù nucleare. Dal 2005 però lo Stato Centrale assegna il 30% della quota spettante ai Comuni e trattiene il 70%. Da qui la battaglia legale che ha portato alla sentenza dello scorso luglio che riconosce il diritto dei comuni al 100% delle risorse spettanti, oltre agli interessi legali, e condanna l'Amministrazione centrale a restituire quanto indebitamente trattenuto.

L'ALLARME DI ZACCHEO
L'estate scorsa, appena pronunciata la sentenza, l'ex sindaco Vincenzo Zaccheo, lanciò l'allarme e ora ribadisce: «Vanno seguite tutte le strade necessarie a recuperare queste risorse. Parliamo di un danno di svariati milioni di euro per le nostre casse comunali, mai come in questo momento bisognose di linfa vitale. Un danno causato prima dalla condotta del Commissario Guido Nardone e successivamente dal mancato interessamento del sindaco Di Giorgi che non intervenne per sanare la situazione. Due comportamenti che denotato una grave irresponsabilità da parte sia di Nardone che di Di Giorgi». Alla luce di questi fatti Zaccheo sostiene ci si trovi di fronte ad una «vera e propria mancata continuità amministrativa», sottraendosi al ricorso dell'Ancin spiega «venne interrotto bruscamente quanto predisposto e portato avanti dall'Amministrazione da me guidata che aveva inserito Latina nel percorso virtuoso del recupero integrale delle somme per ristoro nucleare». Ora l'amministrazione Coletta farà di tutto per recuperare somme importantissime per la città, il primo appuntamento è con la riunione dell'Ancin di oggi pomeriggio.