Rapinatore solitario tradito da un'impronta e arrestato dai Carabinieri

Il luogotenente Amedeo Mauro (al centro) durante la conferenza stampa
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 18:57
Aveva provato a camuffarsi, barba incolta e cappello in testa, ma per entrare in banca aveva comunque lasciato la sua impronta all'interno della "bussola" e da lì i carabinieri sono partiti, fino ad arrivare ad arrestarlo.  

E' in carcere da questa sera Giuliano Cerrone, 42 anni, di Sezze, nei confronti del quale è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare chiesta dal sostituto procuratore Gregorio Capasso ed emessa dal giudice delle indagini preliminari Pierpaolo Bortone. L'uomo, noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, è accusato per la prima volta di rapina.

Il colpo in solitario alla Banca di Anagni di Latina Scalo risale al 24 agosto e i militari della stazione, diretti dal luogotenente Amedeo Mauro, hanno lavorato sin dal primo momento sulle impronte e sulle immagini, quindi sull'auto usata dal bandito, una Panda rossa. «Un reparto piccolo - ha detto il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Gabriele Vitagliano - che lavora al massimo delle possibilità. Questo arresto è un piccolo segnale di vicinanza alle esigenze della popolazione» 

La  rapina aveva fruttato 9.500 euro, l'uomo era entrato armato di pistola e si era fatto consegnare i soldi. I riscontri dei carabinieri e una serie di testimonianze hanno portato all'arresto. In corso ulteriori accertamenti sul materiale rinvenuto nell'abitazione.  
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