La psicosi collettiva ha portato alla diffusione incontrollata della notizia del decesso, per una forma di meningite, anche sulla scorta di quanto si è verificato nei giorni scorsi ad Ardea e prima ancora a Milano. Ma l’uomo, impegnato quotidianamente a prestare la propria attività lavorativa presso la centrale nucleare del Garigliano, se n’è fatto beffe. Ricoverato presso l’ospedale “Spallanzani” di Roma, si è alzato di buon mattino ed ha intrapreso una breve passeggiata. I suoi consistenti miglioramenti hanno portato i medici curanti a dichiararlo fuori pericolo ed addirittura a farlo trasferire al reparto di medicina generale.
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