Christian Sodano, la zia di Renèe Amato: «Ha ucciso mia sorella e mia nipote, nessun perdono. Le minacce? Sono state sottovalutate»

Per la prima volta parla una parente delle vittime: "Non sappiamo cosa farcene delle scuse dello zio"

Christian Sodano, la zia di Renèe Amato: «Ha ucciso mia sorella e mia nipote, nessun perdono. Le minacce? Sono state sottovalutate»
di Marco Cusumano
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 12:04

Sono passate due settimane dal duplice femminicidio di Cisterna di Latina e il dolore di amici e parenti di Nicoletta e Renée comincia a maturare, diventando ancora più pungente. Dopo il caos iniziale, subentra lentamente la consapevolezza della perdita, assurda e lacerante, sia per la modalità violenta sia per la giovane età delle vittime.
Dopo il rifiuto iniziale di commentare quanto accaduto nella villetta di via Monti Lepini, adesso ci sono le prime aperture da parte della famiglia. La sorella di Nicoletta Zomparelli, Mariapia, parla con la voce spezzata: «Il dolore è tanto, ho perso una sorella e una nipote che ho battezzato e cresimato, per me Renée era molto più di una nipote. Il dolore è immenso. Ho un desiderio che vorrei esprimere: mi auguro che Nicoletta e Renée non vengano dimenticate».

Perché ha questa impressione? «Perché sto notando che se ne parla sempre di meno, anzi adesso non se ne parla praticamente più.

Per carità io capisco che la vita deve andare avanti ma mi auguro che Nicoletta e Renée restino del cuore di tutti, sicuramente resteranno nel mio cuore per sempre...».

Vincenzo Conte, lo zio dell'omicida Christian Sodano, intervistato dal Messaggero, ha chiesto scusa alle famiglie delle vittime per questo dolore immenso provocato dal nipote. Come risponde?
«Rispondo in maniera semplice: le scuse le dovrebbe fare lui che ha commesso il fatto, non lo zio. Sinceramente non sappiamo che farcene delle sue scuse... Posso dire che le scuse non sono accettate, almeno da parte mia».

LE MINACCE

Le indagini stanno portando alla luce una serie di minacce esplicite antecedenti il duplice delitto. In particolare Desyrée Amato, la ex fidanzata di Christian Sodano, aveva girato degli screenshot di messaggi inquietanti ricevuti dal finanziere.

«Ci sono state delle minacce verbali - racconta la zia, Mariapia Zomparelli - e alcuni messaggi che lui aveva inviato a Desyrée con delle minacce, ma non sono stati presi in considerazione perché si pensava a dei litigi tra giovani, tra ragazzi. Purtroppo nulla è stato preso in considerazione».

C'è stato qualche episodio di violenza fisica?
«No - risponde Mariapia - lui non ha mai alzato un dito su Desyrée, da ciò che sappiamo noi nulla faceva prevedere ciò che poi purtroppo è accaduto».

LE CHAT

I messaggi estrapolati dai telefonini di Desyrée e Sodano sono espliciti. «Non immagini quanto mi stai facendo del male» scriveva il finanziere di 27 anni. «Ti giuro, per tutto il male che mi stai facendo te ne farò veramente tanto». E ancora: «Servirà l'esercito per fermarmi, farò una strage. Vedrai quanto posso essere cattivo». Minacce alternate a vittimismo: «Dopo tutto quello che faccio per te». Lei si era chiusa, anche con le amiche, non parlava più di lui, non pubblicava più storie sui social, forse per evitare le sue sfuriate.

L'assassino scriveva: «Ti farò vedere veramente quanto posso essere cattivo quando uno mi fa veramente male. Perché non me lo merito dopo tutto quello che ti ho dato». E ancora: «Sei una falsa, devi soffrire quanto ho sofferto io. Ti farò tanto male, fosse l'ultima cosa che faccio. Non me ne frega più niente». Desyrée cercava di calmarlo, ma non sempre ci riusciva. Dopo aver ricevuto la foto della mano di Christian ferita dopo un pugno sferrato contro un muro, gli risponde: «Devi stare calmo ca... Fai sempre così, ma quando cresci?». «È tutta colpa tua - replica il finanziere - ormai mi posso anche togliere la vita. Non sono Dio per giudicare una persona, ma visto che Dio mi ha tolto quelle più care (i genitori, ndr) ne porterò anche io a Dio. E ne porterò molte».
Parole che hanno anticipato quanto avvenuto il 13 febbraio a Cisterna, quando Christian Sodano ha messo in pratica le sue intenzioni esplodendo 7 colpi con la sua di pistola d'ordinanza, una Beretta PX4.

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