È scomparso a Ventotene Giovanni Musella, un'altra delle essenze isolane. Classe 1942, figlio di una famiglia di storici pescatori, aveva intrapreso la vita di mare con la Span (società partenopea di navigazione), la "madre" della Caremar e della Laziomar, fondata nel 1925. Successivamente si stabilì sull'isola dando vita ad uno dei primi noleggi di barche riservate ai turisti, come da tradizione familiare. Il papà Stefano, infatti, era uno degli storici traghettatori per l'isolotto di Santo Stefano e uno dei primi ormeggiatori. Una famiglia, dunque, interamente legata al mare da ragioni affettive e di lavoro. Giovanni era un uomo mite e silenzioso con una grande memoria storica e appassionato di pesca. Da tanti anni aveva perso il dono della vista, ma paradossalmente riusciva a sbrogliare una lenza o ripristinare una rete, meglio di qualsiasi pescatore vedente. Un personaggio molto conosciuto nell'isola, come "il saggio del porto", descritto come "un uomo buono, gentile, umile, sempre disponibile, attento ad ogni particolare esigenza".