Lavori in corso a Formia, il blocco operatorio torna all'ospedale di Fondi

Lavori in corso a Formia, il blocco operatorio torna all'ospedale di Fondi
di Barbara Savodini
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Sabato 5 Novembre 2016, 15:46
FONDI - La chirurgia di Fondi tornerà a lavorare a pieno regime ma solo per 15 giorni. È quanto stabilito dalla direzione sanitaria che ha ritenuto improcrastinabili i lavori di risistemazione di tutte le sale operatorie del “Dono Svizzero” di Formia, ormai obsolete. Nessun rischio né per le emergenze né per le liste d’attesa in quanto gli interventi di restyling sono stati organizzati in maniera tale da non interrompere le attività, sia ordinarie che straordinarie, del reparto. Le sale operatorie, in sostanza, saranno chiuse una alla volta e, nel frattempo, proprio per non dover rimandare in massa tutti gli interventi considerati non urgenti, sarà riattivato il blocco operatorio di Fondi.

Da lunedì, dunque, il chirurgo Giovanni Baiano ma anche, volta per volta, i necessari ferristi e anestesisti si sposteranno al “San Giovanni Di Dio” come del resto prevede il sistema di gestione dei tre ospedali del sud (Terracina, Fondi e Formia). La notizia era stata accolta con una certa apprensione da medici, tecnici e infermieri dell’ospedale fondano in quanto la riattivazione a tempo pieno del reparto presuppone un servizio di degenza post operatoria difficile da garantire con il personale ridotto all’osso. Secondo il piano di temporanea riorganizzazione della chirurgia, invece, si svolgeranno a Fondi soltanto interventi di day surgery e di one day surgery, ovvero soprattutto ernie e colecisti, ma non mancherà comunque una turnazione notturna.

Saranno circa 20 i pazienti in lista d’attesa che saranno operati al “San Giovanni di Dio” la prossima settimana, già a partire da lunedì, ma il nosocomio, e il personale in generale, secondo il piano della direzione sanitaria non dovrebbero risentirne in alcun modo. Anche i calcoli alla cistifellea, che solitamente richiedono tre giorni di degenza, saranno gestiti in one day surgery grazie al progetto pilota sperimentato presso il “Dono Svizzero” di Formia dove l’équipe coordinata da Baiano riesce a dimettere i pazienti in sole 24 ore. 
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