In attesa che i tecnici del Ris presentino agli inquirenti una relazione completa e che siano pronti gli esami da laboratorio chiesti dal medico legale Filippo Milano, le indagini continuano a tutto campo. Da un controllo incrociato tra i filmati di videosorveglianza dei carabinieri e quelli di altre telecamere dislocate in altri punti della città, in particolare presso un’agenzia funebre ed il comando di polizia locale, sembra confermata l’ipotesi della banda di malviventi composta da tre uomini ed una donna.
Gli investigatori stanno inoltre analizzando documenti e agende sequestrate presso l’abitazione di Patrizio Barlone che potrebbero fornire una pista su chi potrebbe avercela avuta con il finto prete tanto da volerlo morto.