Latina, grazie alla Guardia di finanza più vicina l'apertura del museo del mare a Gaeta

Alcuni dei 350 reperti recuperati dalla guardia di finanza
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Mercoledì 19 Novembre 2014, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 11:01
LATINA - Ancore di pietra, di piombo e di ferro, solcometri per la misurazione della profondità marina, macine per triturare cereali e ricavarne farine, anfore e anforisti per la conservazione delle merci durante la navigazione, piatti e vasellame. Ma anche reperti di epoca più recente come palle di cannone in pietra e ferro, probabilmente risalenti al periodo borbonico. Sono 350 i reperti recuperati dalla sezione operativa navale della guardia di finanza di Gaeta tra il 2012 ed il 2013 nella chiesa sconsacrata di Santa Maria della Sorresca ed in abitazioni private.



Formeranno ora la prima dotazione di una più vasta collezione di materiale del futuro museo del mare, presso la ex Caserma Cosenz, nel quartiere di Gaeta Medioevale. Ieri il colonnello Roberto Bencivenni (comandante del reparto operativo aeronavale di Civitavecchia), alla presenza del comandante Davide Miserendino e del maresciallo capo Marco Prosdocimo, ha firmato con il sindaco di Gaeta un protocollo d'intesa per il passaggio della custodia dei reperti. Grazie alla disponibilità della procura della repubblica di Latina, sebbene ancora sotto sequestro, saranno messi all'immediata disposizione della città.