Latina, discarica di Quarto Iannotta a Fondi, la Paparello chiede analisi e controlli urgenti

Latina, discarica di Quarto Iannotta a Fondi, la Paparello chiede analisi e controlli urgenti
di Barbara Savodini
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Giovedì 16 Aprile 2015, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 11:48
LATINA - Mentre si attendono i risultati dei prelievi effettuati nei mesi scorsi presso la discarica di Quarto Iannotta a Fondi, torna d’attualità il tema di un possibile inquinamento delle falde acquifere. Nel mese di ottobre il reparto nucleare, biologico, chimico e radioattivo dei vigili del fuoco di Latina aveva fatto un’ispezione del sito per verificare la presenza di sostanze tossiche o, semplicemente, pericolose ma da allora non si è saputo più niente circa l'esito degli accertamenti. Oggi, a distanza di qualche mese, il consigliere d’opposizione Maria Civita Paparello avanza perplessità circa la gestione dell’intera area.



Per la candidata alla pubblica assise con il simbolo del Pd infatti, la discarica avrebbe immediata necessità, pena la fuoriuscita di sostanze inquinanti, di una copertura multistrato e dell’impermeabilizzazione del fondo. Per comprendere la situazione odierna del sito, sapere se esista o meno inquinamento all’esterno della vasca rifiuti e controllare la situazione della falda acquifera, la stessa chiede anche «indagini indirette, con “tomografia elettrica (raggi X), indagini dirette con carotaggi del terreno e prelievo di acque da analizzare in laboratorio. Accertamenti - ha precisato la stessa - doppiamente necessari dopo l'incendio del 2013».



Alla fine dello scorso anno, il settore ambiente del comune di Fondi e gli agenti della polizia locale avevano supportato l’indagine del nucleo speciale dei vigili del fuoco ma, da allora, si attendono ancora i risultati degli esami il cui sviluppo è tutt'altro che semplice. Nel frattempo, la Paparello chiede dunque ulteriori campionamenti in collaborazione con l’Arpa. «L’Amministrazione a firma De Meo, senza aver effettuato alcun reale monitoraggio – ha commentato il consigliere di minoranza - ha inviato ben due note alla Regione pretendendo un finanziamento e arrogantemente diffondendo le richieste sugli organi di stampa; mentre invece la responsabilità dell’intervento è solo comunale; la Regione potrebbe eventualmente finanziare l’intervento, ma non ne ha l’obbligo, specialmente se la richiesta viene presentata con toni e modalità scorrette».