«I lavori iniziati nei primi giorni di marzo e che da rassicurazioni politiche agli esercenti dovevano ultimarsi o almeno interrompersi entro la prima decade di giugno sono ancora in alto mare, con conseguenze a dir poco disastrose sulle già precarie condizioni economiche delle aziende», tuona l’Unione Artigiani Italiani che ieri ha voluto ascoltare direttamente le lamentele delle aziende.
«Caso eclatante è quello della Gelateria Artigiana Giacomino, che ci ha dimostrato mettendo a confronto i dati dello stesso periodo dello scorso anno un calo che si attesta intorno al 48%, dato che nella sua lunga storia non ha precedenti neanche nelle stagioni peggiori dal punto di vista climatico», spiegano dall’Unione Artigiani Italiani. «Ci siamo resi disponibili attraverso i nostri legali di impiantare un eventuale azione risarcitoria nei confronti dell’Ente per risarcire gli eventuali danni derivanti da tale situazione. Ci chiediamo, perché in tutte le città turistiche a ridosso della stagione i lavori vengono sospesi, mentre da noi si iniziano? Era tanto impensabile posticipare le importantissime opere ai primi di settembre?».
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