Indagini e perquisizioni per la caccia al cinghiale

Indagini e perquisizioni per la caccia al cinghiale
di Stefano Cortelletti
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Giovedì 20 Luglio 2023, 11:26

La procura di Cassino sta indagando sulle battute di caccia al cinghiale avvenute nel territorio di Itri nell'ultima stagione venatoria 2022-2023.

I carabinieri del Nipaaf, nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale hanno eseguito delle perquisizioni nella sede dell'azienda faunistica venatoria Fra' Diavolo a Itri, al fine di ricercare documentazione che sarebbe stata arbitrariamente nascosta o fatta sparire, secondo il fascicolo aperto in procura. Per quale motivo? Saranno le indagini a chiarirlo. Risulta iscritto nel registro degli indagati anche una persona, accusata di occultamento e soppressione atti pubblici.
L'indagine è relativa a controlli precedenti messi in campo sempre dai carabinieri del Nipaaf sulle battute effettuate in azienda.

COME FUNZIONA

La caccia al cinghiale è una forma di caccia praticata in tutta Italia. Oltre che una passione, le battute di caccia al cinghiale rappresentano in molti casi anche una vera e propria necessità. Difatti, con un peso che può anche raggiungere i 200 chilogrammi e un'aggressività spinta, il cinghiale può diventare potenzialmente molto pericoloso. Tutti i cacciatori che vogliono praticare la caccia al cinghiale devono essere regolarmente ammessi all'esercizio di attività venatoria nell'Ambito territoriale di caccia, nel questo caso Latina 2.
Chi organizza le battute ha l'obbligo di verbalizzare i partecipanti alla battuta muniti di regolare porto d'armi, di annotare i capi abbattuti, comunicare al servizio veterinario per escludere post mortem casi di trichinella o peste suina, comunicare e quindi per avere il via libera al consumo alimentare.

IL DOCUMENTO MANCANTE

I militari starebbero cercando un documento relativo a una battuta di caccia effettuata a gennaio. Dall'azienda faunistica Fra Diavolo, che ha in gestione anche alcuni terreni comunali, sono certi che tutto sarà chiarito al più presto. Nel frattempo l'inchiesta della procura va avanti. L'azienda faunistica venatoria Fra Diavolo, presieduta da Silverio Sinapi, oltre all'attività di caccia porta avanti una serie di iniziative legate alla tutela del territorio e partecipa anche alla campagna antincendio boschivo.
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