Il Ponte sul Mascarello si farà ma sarà pronto solo tra tre anni

Il Ponte sul Mascarello si farà ma sarà pronto solo tra tre anni
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 29 Settembre 2023, 11:52

La buona notizia è che si farà; la cattiva notizia è che partono altre tre estati. E ora i consiglieri comunali di Latina vogliono sapere e soprattutto comprendere come mai, per demolire e ricostruire il ponte sul fosso Mascarello di Foce Verde, e avere il nuovo ponte, si dovrà attendere fino a fine estate 2026. È infatti questo l'orizzonte temporale per la realizzazione del nuovo ponte, illustrato ieri dagli assessori Gianluca Di Cocco e Massimiliano Carnevale, in commissione Marina, appositamente convocata dalla presidente, Federica Censi.

Il ponte sarà interamente pagato dalla Sogin (Società di gestione degli impianti nucleari) con fondi aggiuntivi del ristoro per i Comuni sede di impianti nucleari, e la società stessa sta eseguendo tutte le procedure. In dettaglio, ecco le date, comunicate dalla società stessa: in questa fase, si sta verificando e validando il progetto definitivo, ormai ultimato, e il 10 giugno del 2024 avverrà l'aggiudicazione, che includerà anche l'incarico per la redazione dell'esecutivo; l'esecutivo sarà pronto il 9 settembre 2024; i cantieri saranno aperti a novembre 2024; il termine dei lavori sarà a giugno 2026; per il collaudo e le fasi finali di rilascio potrebbero volerci altri due mesi, e si arriva ad agosto 2026. Ergo, se tutto va bene e si procede speditamente senza intoppi, salteranno altre tre estati (2024, 2025 e 2026) senza il ponte, infrastruttura fondamentale di collegamento per il lido, Borgo Sabotino, Foce Verde, Valmontorio.
Sconcerto e delusione si sono dipinte ieri in aula sui volti dei consiglieri comunali, molti dei quali hanno fatto notare i tempi invece più veloci con cui è stato rifatto il ponte della Pontina a Terracina. Per questo è stato chiesto alla presidente di convocare in commissione i vertici Sogin e i progettisti, per far illustrare in dettaglio le fasi di realizzazione, anche la Censi ha evidenziato come Sogin, consegnando il cronoprogramma, ha affermato che la società «segue il proprio protocollo». La vicenda del ponte affonda ormai a oltre dieci anni fa: a causa del pericolo di crolli, fu prima chiuso parzialmente, prima ai carichi pesanti, poi a circolazione alternata per le auto; poi definitivamente chiuso a qualunque passaggio nel 2017. Per la sua riapertura, fu scelto il progetto "totale", ovvero di demolizione e ricostruzione. Il nuovo ponte includerà anche una pista ciclabile. Intanto però, il territorio resta tagliato in due. Ieri in commissione affrontato anche il tema della pericolosità di via delle Industrie, di via del Crocifisso, di via Santa Maria: l'assessore Di Cocco (che ha la delega anche ai Trasporti) ha assicurato che si sta valutando l'installazione di autovelox.
 

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