I gestori idrici del centro-sud Italia a confronto: digitalizzazione e investimenti

Dispersione idrica e amministrativa al 71%: strategie in campo per recuperare acqua ed evasione

I gestori idrici del centro-sud Italia a confronto: digitalizzazione e investimenti
di Stefano Cortelletti
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Mercoledì 6 Dicembre 2023, 16:46

Il castello Caetani di Sermoneta ha ospitato la prima edizione di Oasii, Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati: un confronto tra i vari enti di gestione dei servizi idrici del centro sud Italia presenti Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia - per mettere a sistema le soluzioni più tecnologiche per migliorare il servizio e al tempo stesso fare il punto sugli investimenti del Pnrr. Una occasione per esporre le varie esperienze, soffermandosi sia sugli obiettivi ad oggi raggiunti, che sulle criticità riscontrate.

A presiedere il tavolo, il presidente dell'Egato4 Gerardo Stefanelli, che dopo i saluti di benvenuto del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli, ha parlato della volontà di creare un osservatorio permanente «che raccolga e confronti i dati riguardanti lo stato di avanzamento infrastrutturale e tecnologico del servizio idrico integrato, serve un salto di qualità e invertire i paradigmi».

Marco Casini, segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale, si è focalizzato sulla dispersione. «Nel distretto le perdite idriche sono del 51 per cento.

A questo si aggiunge il clima: in Europa abbiamo superato i 2 gradi di aumento, che significa una crescita di domanda idrica, ma nel frattempo è peggiorata la gestione delle infrastrutture. Bisogna pianificare evitando percorsi individuali».

Il dirigente della segreteria tecnico operativa Egato 4 Umberto Bernola ha parlato degli obiettivi da raggiungere con il Pnrr: «ammodernare e recuperare la dispersione idrica e amministrativa che sommate arrivano al 71%».

La prima è la perdita di acqua dal momento del prelievo all'effettivo consumo, e vale il 51%, la seconda riguarda i mancati pagamenti delle bollette, o gli allacci abusivi. Il 40% dei contatori sono all'interno dei condomini, difficile dunque poter effettuare le letture: si fattura un consumo stimato standard di 136 metri cubi, ma il consumo reale è certamente più alto.

Il direttore tecnico operativo di Acqualatina Ennio Cima ha parlato del Global Water Evolution, la strategia che punta sulle infrastrutture e sulla digitalizzazione.

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