Il castello Caetani di Sermoneta ha ospitato la prima edizione di Oasii, Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati: un confronto tra i vari enti di gestione dei servizi idrici del centro sud Italia presenti Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia - per mettere a sistema le soluzioni più tecnologiche per migliorare il servizio e al tempo stesso fare il punto sugli investimenti del Pnrr. Una occasione per esporre le varie esperienze, soffermandosi sia sugli obiettivi ad oggi raggiunti, che sulle criticità riscontrate.
A presiedere il tavolo, il presidente dell'Egato4 Gerardo Stefanelli, che dopo i saluti di benvenuto del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli, ha parlato della volontà di creare un osservatorio permanente «che raccolga e confronti i dati riguardanti lo stato di avanzamento infrastrutturale e tecnologico del servizio idrico integrato, serve un salto di qualità e invertire i paradigmi».
Marco Casini, segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale, si è focalizzato sulla dispersione. «Nel distretto le perdite idriche sono del 51 per cento.
Il dirigente della segreteria tecnico operativa Egato 4 Umberto Bernola ha parlato degli obiettivi da raggiungere con il Pnrr: «ammodernare e recuperare la dispersione idrica e amministrativa che sommate arrivano al 71%».
La prima è la perdita di acqua dal momento del prelievo all'effettivo consumo, e vale il 51%, la seconda riguarda i mancati pagamenti delle bollette, o gli allacci abusivi. Il 40% dei contatori sono all'interno dei condomini, difficile dunque poter effettuare le letture: si fattura un consumo stimato standard di 136 metri cubi, ma il consumo reale è certamente più alto.
Il direttore tecnico operativo di Acqualatina Ennio Cima ha parlato del Global Water Evolution, la strategia che punta sulle infrastrutture e sulla digitalizzazione.