Da allora non sono mancati momenti di grande tensione e difficoltà fino a quando gli operatori sono entrati nell’ottica di dover, autonomamente, provvedere alla pulizia dei propri scarti, pena una grave emergenza igienico sanitaria. Dall’oggi al domani, quasi in maniera naturale, il centro rifiuti si è così trasformato in una vera e propria isola ecologica in cui la differenziata è diventata una risorsa per l’ente stesso. Di necessità virtù, è stata la pensata della Mof Spa che ha quindi lanciato un nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti, presentato a tutti gli operatori lo scorso 26 aprile, la cui mancata applicazione prevede multe e sanzioni.
«Il costo di pulizia, raccolta e smaltimento degli scarti – si legge infatti nel nuovo testo eco-ambientale – aveva raggiunto livelli non più sostenibili. Viceversa il conferimento dei rifiuti in maniera strutturata consente di risparmiare il 95% delle risorse e soprattutto consente di contribuire alla tutela ambientale e all’immagine complessiva del Mof».
Insomma, dopo aver accumulato centinaia di migliaia di euro di debiti con la Tecnoservizi Ambroselli, è emerso che far fare ad ogni operatore la differenziata non solo è più economico ma valorizza i commercianti più virtuosi e contribuisce a migliorare l’immagine sia reale che simbolica dell’intera struttura. Risparmiare sui rifiuti ma anche sull’energia è la parola d’ordine del Mof che, da qualche anno, ha anche avviato una veloce conversione al fotovoltaico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA