Patto per Latina, abbuoni e sconti di imposte: le proposte dei commercialisti al Comune

Patto per Latina, abbuoni e sconti di imposte: le proposte dei commercialisti al Comune
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Sabato 2 Maggio 2020, 17:00

«Commercialisti ed esperti contabili, dall’inizio dell’emergenza, con senso di responsabilità, sono impegnati nel dare assistenza ai clienti, consci che prima bisogna permettere alle imprese di superare la crisi, e poi pensare agli onorari». Lo ha detto il presidente dell'Ordine di Latina, Efrem Romagnoli, intervenendo alla video conferenza "Patto per Latina" con il sindaco Damiano Coletta sulla situazione delle professioni e le proposte per ripartire dopo l'emergenza Coronavirus. Romagnoli  ha quindi chiesto, prioritariamente «interventi in favore delle aziende» al tempo stesso mettendo in guardia «dalle iniziative che parlano di “gratuite” consulenze professionali alle imprese. Un conto è fornire un orientamento gratuito ed istituzionale ai cittadini in difficoltà - attività già svolta dall’Ordine di Latina presso gli info point di vari Comuni in materia di sovraindebitamento abbinata al divieto di acquisizione clienti in tale ambito -altro è promettere consulenze “gratuite” alle aziende».

Secondo Romagnoli gli interventi comunali prioritari sono due: «I bisogni delle famiglie, in termini di assistenza sociale pura, e i bisogni delle imprese, a cominciare dalla liquidità indispensabile per sopravvivere, da sostenere con distinte forme di intervento, mentre, per il momento, vanno in secondo piano le erogazioni in ambito culturale, ricreativo, sportivo. Aspetti che arricchiscono la qualità della vita, ma che in condizioni di emergenza, non sono esigenza primaria».

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Confermando la disponibilità dell’Ordine a collaborare con il Comune, sono state formulato le seguenti proposte: «Per una condivisione sociale della contingenza economica e per realizzare risparmi di spesa equiparare gli stipendi dei dipendenti comunali diretti e indiretti, alle retribuzioni attese dai dipendenti privati, che oggi sono in Cig e dovrebbero percepire solo l’80% della retribuzione, (dovrebbero, perché la Cig non è ancora arrivata). Questo tramite contratti temporanei di solidarietà comunale, che permetterebbero un risparmio di spesa fino al 20% da destinare nel Fondo “Latina per Latina”, da devolvere poi alle famiglie in difficoltà; per garantire liquidità alle imprese, non servono rinvii o sospensioni di imposte/tributi, ma abbuoni/sconti. Se l’impresa riparte, riprende il gettito, e si generano risorse, anche per attività oggi non prioritarie, e quindi: esonero/riduzione dell’Imu 2020 sugli immobili impiegati per attività commerciali, sia di proprietà che in locazione. In tale ultimo caso, a condizione che il benefico per il proprietario locatore si trasferisca con una pari riduzione del canone per il conduttore commerciale; esonero/riduzione Tosap, per tutto il 2020, a chi già utilizza aree pubbliche con gazebo/tavoli, e consentire a chi invece non li occupa, di poterlo fare sin da ora alle medesime condizioni, contestualmente prevedendo autorizzazioni con procedure semplificate, ed individuazione di ulteriori spazi sfruttabili; abbattimento/sconto Tari per tutto il 2020, con riduzione fino al 70%, così pagando solo 1/3, cioè una somma corrispondente, per bar, ristoranti, negozi, botteghe e simili, alle superfici residue effettivamente utilizzabili vigenti le disposizioni sul distanziamento sociale; esonero dalle imposte su insegne e pubblicità, per tutto il 2020; sblocco dell’urbanistica, perché l’edilizia, insieme al suo indotto, è il principale volano economico. Ulteriormente, il Comune potrebbe, anche tramite Abc che già lo fa per le strade, sanificare gratuitamente tutti gli esercizi commerciali, con costo pubblico senza dubbio inferiore a quello che dovrebbero sostenere le imprese rivolgendosi al mercato.

Ovviamente è necessario agire con immediatezza, così dando certezze alle imprese sulla organizzazione della loro riapertura, almeno senza avere l’ulteriore problema delle imposte e tasse comunali. L’Odcec di Latina è a disposizione per approfondire questi temi, tramite i propri referenti locali, anche con qualsiasi altro Comune pontino interessato».

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