Zaki: «Non potevo accettare un volo di Stato pagato con i soldi delle tasse degli italiani. Come attivista devo essere indipendente»

"Non devo prendere le parti di nessun partito", ha proseguito il ricercatore

Zaki: «Non potevo accettare un volo di Stato pagato con i soldi delle tasse degli italiani. Come attivista devo essere indipendente»
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Venerdì 28 Luglio 2023, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 14:07

«Come difensore dei diritti umani devo essere indipendente, devo essere trasparente, non devo prendere le parti di nessun partito». Così Patrick Zaki, ospite a In Onda su La7, spiegando il perché abbia rifiutato il volo di Stato Italiano una volta uscito dalla prigione. «Non avrei potuto accettare i soldi delle tasse dei cittadini italiani, non voglio pesare».

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Il ricercatore ha rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal governo italiano. "La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza", afferma il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury.

 

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