Taxi, licenze più veloci e doppie guide: ecco le nuove regole. Milano dice sì, Roma no

Arrivano i chiarimenti del governo contro il caos nelle città. Urso: «Ora niente più alibi»

Taxi, licenze più veloci e doppie guida: ecco le nuove regole. Milano dice sì, Roma no
di Giacomo Andreoli e Giampiero Valenza
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Martedì 7 Novembre 2023, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 00:56

Fino al 20% in più di nuove licenze con bandi straordinari e sblocco delle doppie guide. Nei grandi centri, come nei Comuni sede di aeroporti. Dopo il monito dell’Antitrust alle città sul caos taxi, arriva la circolare del ministero delle Imprese e di quello delle Infrastrutture con i chiarimenti ai Comuni per provare a far applicare subito le nuove regole del decreto Asset, trasformato in legge un mese fa. L’obiettivo è provare a risolvere l’emergenza taxi in tutta Italia, con file anche interminabili, soprattutto di turisti, risposte inevase dai call center e vetture bianche introvabili. Ma mentre Milano e Palermo sono pronte a intervenire e Napoli ci sta ragionando, Roma contesta la mancata possibilità di trattenere parte degli incassi della vendita delle licenze. Per questo il Campidoglio procederà con il bando ordinario per 1.500 nuovi permessi entro il Giubileo del 2025, ma potrebbe salire la tariffa minima.

Il 100% delle risorse dei bandi straordinari sarà riassegnato tra i tassisti che già hanno il permesso, così da “ripagarli” della maggiore concorrenza.

Ma le nuove licenze, in alcune città come Milano, potrebbero arrivare a costare fino a 100mila euro ciascuna, rendendo un’incognita il reperimento dei nuovi conducenti. 

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LE PROCEDURE SEMPLIFICATE
La circolare, inviata ai Comuni, ma anche all’Antitrust, all’Enac e alle associazioni dei tassisti, chiarisce definitivamente le nuove regole. Circa settanta Comuni, tra i più grandi e quelli sede di aeroporti, potranno fare i concorsi straordinari in 15 giorni e l’Autorità di regolazione dei trasporti avrà altri 15 giorni per dare l’ok alle tariffe. Non servono altre autorizzazioni. I nuovi taxi devono essere a basso impatto ambientale ed entro qualche settimana arriveranno gli incentivi raddoppiati per l’acquisto delle vetture. Le nuove regole semplificate permettono anche ai Comuni di rilasciare, «in via sperimentale», licenze aggiuntive a chi è già titolare di un permesso, in caso di grandi eventi o eccezionali flussi turistici. Le licenze aggiuntive sono temporanee (non più di un anno, prorogabile al massimo di altri dodici mesi), ma solo se ci sono evidenze della necessità di potenziare il servizio.

La durata di dodici mesi, comunque, non esclude la possibilità che il Comune ne preveda un utilizzo anche frazionato nel tempo. I tassisti che ne fanno domanda possono poi avere, con una semplice comunicazione, la doppia guida sulla stessa auto, per provare a coprire più turni: basterà chiedere l’ok ai Comuni e sarà automaticamente concessa. «Abbiamo semplificato le procedure - ha commentato il ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha anticipato l’altroieri l’arrivo della circolare sulle pagine de Il Messaggero - sbloccando una vertenza che dura da oltre dieci anni per avere più taxi, più licenze e più servizi in auto ecologiche». Per il ministro «non ci sono più alibi».

LE REAZIONI
Roma Capitale, però, non ha cambiato idea. «Il decreto Asset non modifica le procedure necessarie per il rilascio delle licenze - dice l’assessore alla Mobilità del Campidoglio, Eugenio Patanè - e le città perderebbero il 20% degli oneri complessivi, utili anche per organizzare i bandi, che andrebbero ai Comuni secondo la legge Bersani. Il dl non è appetibile per i tassisti: avevamo proposto di trasformare queste licenze temporanee in permanenti, ma attivabili stagionalmente. E non è stato fatto». La doppia guida, poi, in città ancora non funziona: solo in 150 hanno aderito.

Critica rispetto alle nuove regole anche Firenze, con il Comune che non sceglierà le procedure semplificate e parla di licenze temporanee peggiorate dal decreto Asset. A Milano, invece, il nuovo bando straordinario si farà, anche senza trattenere risorse, vista l’emergenza in atto. Si punta ad avere fino a 971 licenze in più rispetto alle circa 4.900 attuali. Il Comune fa sapere che sta portando avanti uno studio per capire quante doppie guide autorizzare, per non avere troppi tassisti nei periodi in cui scenderà la domanda dei clienti. Il bando straordinario si farà anche a Palermo, confrontandosi con le associazioni dei tassisti, mentre a Napoli, dopo le iniziali perplessità, il sindaco Gaetano Manfredi ha spiegato che si farà un monitoraggio. Se non basterà riorganizzare i turni anche con le doppie guide (ad oggi nessuno l’ha richiesta) si aumenteranno le licenze. Hanno nel frattempo già indetto nuovi bandi Bari e Matera, rispettivamente per 18 e 4 ulteriori permessi ai tassisti. Le sigle sindacali, dopo il flop dello sciopero di un mese fa, rimangono critiche. Per Massimo Campagnolo (Federtaxi Cisal), «la liberalizzazione completa delle doppie guide vuol dire che i Comuni perderanno la gestione completa dei numeri. Se questo avviene con il rilascio delle nuove licenze vorrà dire che avremo un gran problema».
 

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