Ci sono alcune criticità che riguardano il Green Pass e la sua "variante" rafforzata, il Super Green Pass. Alcune contraddizioni che possono ingenerare confusione. Gli interrogativi più evidenti emergono in due settori chiave del Paese: turismo e scuola. Ad esempio, durante le festività natalizie potrebbero esserci differenze tra i vacanzieri che arrivano in Italia dall'Ue e gli stessi italiani per l'accesso ai locali pubblici. Con i primi che possono esibire la tradizionale Green Card mentre romani, milanesi, napoletani, genovesi dovrebbero presentare all'uscio di un bar o un ristorante la versione rafforzata, il Super Green Pass (dal 6 dicembre al 15 gennaio). Sul normale Green Pass si registra, invece, la protesta degli studenti: «Non dobbiamo esibirla a scuola, ma dal 6 dicembre ci servirà per salire sui bus, qual è il senso?».
Turismo
Come comportarsi con i turisti e i cittadini dell'Ue che entrano in Italia? La normativa stabilisce che il pass Ue - ottenibile con certificato di vaccinazione, guarigione o con tampone negativo - è accettato da tutti gli stati membri e consente "in linea di principio di essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione".
Scuola
Il Green Pass sarà richiesto sui mezzi pubblici, ma non per entrare a scuola. Allora come dovranno comportarsi gli studenti? Questa è una delle criticità emersa giovedì scorso durante la Conferenza delle Regioni. In merito all'obbligo della certificazione verde per il trasporto pubblico locale, è stata posta infatti la questione degli studenti non vaccinati. Dal prossimo 6 dicembre per salire sui mezzi pubblici del trasporto locale sarà necessario presentare il Green Pass. I ragazzi ancora senza vaccino possono continuare ad entrare a scuola senza il certificato, ma potrebbero avere difficoltà nel raggiungere gli istituti non potendo salire sui mezzi del trasporto pubblico quando il certificato verde sarà richiesto. Il nodo dei trasporti è cruciale. Tra medie e licei sono oltre un milione gli studenti non ancora vaccinati.