A Ostuni non si parla d'altro. Uno dei ristoranti più famosi della "città bianca" in provincia di Brindisi, e uno dei centri più visitati in Puglia dai turisti, è finito al centro di un caso. Una vera e propria bufera social ha investito l'Osteria del tempo perso, ristorante che sul proprio sito web imponeva ai propri clienti regole in stile militare. Tre quelle più bersagliate dagli internauti: «Hai a disposizione due ore per goderti il tuo pasto, incluso il tempo impiegato dal ritardo» (fissato in massimo 15 minuti, pena la cancellazione della prenotazione). E ancora: «Per motivi logistici, possono accedere solo bambini al di sopra dei 6 anni», «è obbligatoria la consumazione di almeno due portate principali per persona (dessert e contorni non sono portate principali)». Quasi tutto cancellato, ora, fatta eccezione per i cani che continuano a non essere ammessi e per la prenotazione del tavolo che viene cancellata dopo 20 minuti.
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Bambini solo al di sopra dei 6 anni. Le spiegazioni
Per quanto riguarda i bambini: «Ci sono prenotazioni - spiegano dal locale - di cui non conosciamo i componenti e ci ritroviamo con le sale con più passeggini.
Il tempo per poter consumare il pasto è stabilito per 2 ore: «Vi assicuro - concludono - che è stato solo scritto, e forse abbiamo sbagliato, ordinazioni e consumazione tra una portata e l'altra a volte hanno sfiorato le 4 ore e quando queste ore combaciano con la chiusura della cucina e l'orario di lavoro del cameriere, vi assicuro che non è facile. I nostri collaboratori hanno degli orari, non sono schiavi».