Il tam tam inizia dai canali social - Tik Tok e Instagram - utilizzati per reclutare compagni e amici. Poi l'appuntamento, che si trasforma in un maxi raduno, assolutamente fuorilegge ora in tempi di Covid, dove si incontrano gruppi numerosissimi di giovani. È accaduto a Roma, tra il Pincio e Piazza del Popolo sabato pomeriggio, dove l'evento si è trasformato addirittura in maxi-rissa. Sarebbe partito dal Tik Tok di due ragazze che si erano ripromesse di sfidarsi sulla terrazza del Pincio: uno spettacolo poi saltato per il forfait dato da una di loro «per improrogabili motivi personali», raccontano sempre i social. Ma una scintilla si è innescata lo stesso e gruppi di ragazzi e baby gang (non nuove sul Pincio) hanno cominciato a darsele di santa ragione. Il fenomeno delle adunate social sta montando come un'onda tra i giovanissimi che si ritrovano a fare i conti con chiusure e divieti. A Cetona (Siena) si erano ritrovati in tanti nei giardini di piazza Garibaldi, la piazza principale. A Bari un gruppetto di scalmanati si era dato appuntamento nel cuore della notte tra i vicoli della zona Umbertina. Citofonavano ai campanelli mentre riprendevano tutto con il cellulare. Il video con la bravata, anche in quel caso è finito sui social. La voglia di trasgredire fa il paio con quella di apparire, conquistando follower e like.
I RADUNI
Una moda che sta dilagando.
LE FESTE
L'allarme delle forze dell'ordine ora è altissimo. Il rischio è che il fenomeno dilaghi, ancora, tra le piazze e i quartiere delle città. Per Anna Maria Giannini, professore ordinario di Psicologia giuridica e responsabile per l'area dell'Emergenza per l'Ordine degli psicologi del Lazio, il fenomeno è chiaro: «Si danno appuntamento sui social per incontrarsi su luoghi specifici con provocazioni già avviate - spiega - arrivano lì e si picchiano. La trasgressione è ancora più grave ora durante la pandemia. I divieti sono molti e vanno a incidere sulle naturali tendenze di sfida dei giovani che si trovano in uno stato di compressione molto forte». E sulle famiglie sottolinea: «Non è facile per i genitori in questi momenti gestire certe situazioni, non dobbiamo lasciarle sole come comunità». Una fase delicata dunque, per gli under 18. Ma i trucchi per aggirare divieti e limitazioni sono molti. Non c'è infatti solo il reclutamento delle compagnie tramite social per i maxi raduni. Nelle ultime settimane, è aumentata anche la lista delle segnalazioni di party che si sono trasferite nelle case vacanze affittate per pochi giorni. L'unico sistema, con locali e discoteche chiuse, per organizzare una festa. Così hanno fatto 14 ragazzi: il gruppetto è partito dai Castelli romani per raggiungere una casa vacanze affittata a Piazza Navona per il week-end dell'Immacolata. Ma sabato, a tarda notte, la musica a tutto volume ha svegliato i vicini che hanno allertato le forze dell'ordine. Una volta in casa, i Vigili urbani li hanno trovati nascosti negli armadi, sotto i letti e sui balconi. Tutti giovanissimi, due minorenni e gli altri poco più che maggiorenni.