Ricarica la batteria dello scooter al lavoro, operaio licenziato. «Un danno da 25 centesimi»

Il caso a Bergamo. L'uomo, 50 anni, è accusato di «furto e insubordinazione». Via al processo

Ricarica la batteria dello scooter al lavoro, operaio licenziato. «Danno da 25 centesimi»
di Marta Giusti
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Sabato 30 Settembre 2023, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 15:56

Una storia surreale. Un operaio ha ricaricato la batteria del suo motorino nella ditta dove lavorava, usando la corrente della rete aziendale, e nei suoi confronti è scattato un licenziamento per «furto e insubordinazione». La notizia è riportata oggi nelle pagine di Bergamo del Corriere della Sera. L'uomo, un 50enne di origine indiana, si è difeso dicendo di aver usato elettricità solo «per 25 centesimi» mentre l'azienda, la Novella Bio di Trescore (Bergamo) difesa dal vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, lo accusa di furto e di aver trasgredito al divieto di ricaricare la batteria che gli era già stato comunicato in altre occasioni.

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L'udienza si è tenuta il 12 settembre davanti al Giudice del Lavoro di Bergamo, e in quella sede i difensori dell'uomo hanno ipotizzato che il licenziamento sarebbe una ritorsione per l'attività sindacale dell'operaio, rappresentante aziendale della Cub.

Per l'azienda il “furto sarebbe stato ripetuto in più occasioni.

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