Parco dello Stelvio, al via oggi la caccia al cervo: autorizzato l'abbattimento di 180 esemplari. L'ira degli animalisti: «Applicate il principio di precauzione»

Parte oggi il "progetto cervo": ecco in cosa consiste

Parco dello Stelvio, al via oggi la caccia al cervo: autorizzato l'abbattimento di 180 esemplari. L'ira degli animalisti: «Applicate il principio di precauzione»
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Martedì 7 Novembre 2023, 16:36

Troppi cervi, il parco dello Stelvio (racchiuso tra il Trentino e la Lombardia) da il via libera alla caccia. Questa l'ultima decisione presa dalla Giunta provinciale di Trento approvata nel novembre 2022 ed entrata in vigore oggi. Il Progetto cervo, che risale al 2008, si legge nella delibera, «prevede due anni di prelievo in controllo sperimentale di circa 180 cervi e un successivo triennio di prelievo in controllo a fini riduttivi di circa 400 cervi all'anno, secondo i dati verificati con i censimenti primaverili 2022. Il progetto è stato sottoposto al parere dell'Ispra, che ha dato via libera «al piano in oggetto e alla fase sperimentale del controllo numerico (anni 2022-2023)», rimanendo, «in attesa di una relazione consuntiva dei risultati ottenuti e della programmazione delle attività successive».

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Parco dello Stelvio, da oggi via libera alla caccia del cervo

Una delibera aspramente criticata dalle associazioni animaliste, anche alla luce del fatto che l’abbattimento avviene in un’area protetta, dove per legge sarebbe interdetta l’uccisione di animali. In realtà a quanto sostengono le autorità l'abbattimento in area protetta è motivato dai «danni alla rinnovazione forestale e ai prati a sfalcio, interazioni competitive con capriolo e camoscio (con la popolazione dimezzata in vent'anni), impatti su abbondanza e ricchezza del sottobosco, impatti indiretti sui galliformi».

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La decisione della giunta

A fronte di una stima della popolazione in Val di Sole di circa 2.900 cervi, di cui circa 1.880 (il 65%) presenti all'interno del Parco, il Piano proposto nel 2008 ha previsto la realizzazione di prelievi di controllo all'interno dell'area protetta per ridurre gli squilibri ecologici attraverso la riduzione della consistenza della popolazione di cervo, che nel 2017 ha raggiunto nuovamente la soglia dei 3.000 esemplari nel Distretto (circa 2.000 nel Parco).

L'obiettivo è il «raggiungimento e mantenimento di un numero complessivo (primaverile) di circa 900 cervi nel Parco».

La reazione degli animalisti

Non è tardata ad arrivare la reazione animalista, con l'Enpa che chiede «sia applicato il principio di precauzione e che, di conseguenza, nella parte trentina del Parco dello Stelvio venga fermata l'uccisione di 1.500 cervi». Secondo Enpa, il provvedimento, «a cui si erano opposte le associazioni che partecipano al piano di gestione del Parco, tra cui proprio Enpa, è rimasto quiescente per quasi dodici mesi ed è stato poi riesumato lo scorso 13 ottobre - in piena campagna elettorale per il rinnovo della Provincia - con una integrazione che, oltre a prevedere consistenti rimborsi per i cacciatori che uccidono gli ungulati, fissa addirittura un prezzo per l'acquisto della loro carne (3,5 euro al chilo). Ovviamente, sempre a beneficio delle doppiette»

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