LE INDAGINI

Stupro di Palermo, la giustificazione dei ragazzi: «Lei era d'accordo». Salvini: «Castrazione chimica». E su Telegram è caccia al video

Gli aggiornamenti in diretta sugli interrogatori dei giovani arrestati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 19 anni

Stupro di Palermo, minorenne confessa e viene scarcerato: la Procura fa ricorso. Oggi gli interrogatori

Su Telegram è caccia al video della violenza sessuale

«Chi ha il video di Palermo? Scambio bene». E ancora: «Qualcuno ha il video dello stupro di Palermo dei sette ragazzi?», oppure: «Nessuno ha il video di quello che è successo al Foro Italico di Palermo?». Su Telegram è caccia al video della violenza sessuale di gruppo che era sul telefono cellulare di alcuni dei sette ragazzi arrestati per stupro. In rete diverse persone chiedono di potere visionare il video finito nei cellulari dei giovani arrestati. Non si sa se qualcuno è riuscito ad averlo prima dell'arresto dei sette ragazzi, tre sono stati arrestati ai primi di agosto e gli altro quattro venerdì scorso.

Salvini: per gli stupratori serve la castrazione chimica. Devono pagare

«Uno stupratore, italiano o straniero che sia, la deve pagare fino in fondo, e siccome sono dei malati vanno curati e messi in condizione di non ripetere la stessa follia», quindi «potrebbe servire in via sperimentale anche in Italia quello che c'è già in sperimentazione in altri Paesi», ovvero il «blocco androgenico o castrazione chimica»: lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una diretta sui social, commentando il caso dello stupro di Palermo. «Se in sette stuprano una ragazza fatico a definirli esseri umani», ha detto Salvini, criticando chi «a sinistra riesce a fare polemica».

Confermato il carcere per i due ragazzi

Il tribunale del Riesame di Palermo ha confermato il carcere per Angelo Flores e Gabriele Di Trapani, due dei sette ragazzi arrestati con l'accusa di aver violentato, la notte tra il sei e il sette luglio, una giovane di 19 anni di Palermo. I giudici, che hanno accolto la tesi della Procura diretta da Maurizio de Lucia, non hanno ancora depositato le motivazioni della decisione. Il tribunale, inoltre, deve ancora pronunciarsi sulla istanza di scarcerazione presentata dai legali di Cristian Barone, un altro degli indagati.

Il legale di uno degli arrestati: "Al lavoro per dimostrare il contesto della vicenda"

«Le difese stanno lavorando con elementi pregressi al fine di dimostrare il contesto in cui è maturata questa vicenda.

Di più non posso aggiungere». A dirlo all'Adnkronos è l'avvocato Tato Martorana, del Foro legale di Palermo, che difende uno dei sette giovani arrestati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 19 anni. Oggi sono iniziati gli interrogatori degli indagati maggiorenni, mentre sabato si è tenuto quello del ragazzo che il 7 luglio, quando è avvenuta la violenza, era ancora minorenne. La gip dei minori ha scarcerato il giovane e lo ha trasferito in comunità.

Iniziato il primo interrogatorio

È iniziato poco fa, davanti al gip di Palermo, l'interrogatorio del primo dei tre arrestati per lo stupro di gruppo del 7 luglio scorso a Palermo. In aula la pm Monica Guzzardi che coordina l'inchiesta. Sabato è stato interrogato il ragazzo che al momento del presunto stupro era minorenne. La gip Alessandra Puglisi lo ha scarcerato e trasferito in una comunità. La Procura dei minori ha presentato ricorso.

Minorenne ammette lo stupro, ma viene scarcerato: la Procura fa ricorso

Il minorenne accusato di aver partecipato la notte del 7 luglio allo stupro di gruppo, al Foro Italico, a Palermo, ha confessato davanti al gip del tribunale per i minorenni Alessandra Puglisi. C'è un video trovato dai carabinieri in uno dei cellullari degli arrestati che lascia pochi dubbi sulla presenza del ragazzo, che ha già compiuto 18 anni, nel cantiere abbandonato sulla costa palermitana dove si è verificata la violenza a cui hanno preso parte sette giovani dai 18 ai 22 anni. La confessione ha portato alla scarcerazione dell'indagato, che adesso si trova in comunità.

La procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna ha annunciato già la presentazione di un ricorso contro il provvedimento del gip, ritenendo che si tratta di fatti particolarmente gravi e dunque il giovane deve stare in carcere. Il video recuperato dal nucleo investigativo dei carabinieri mostrerebbe che il minorenne è stato tra i più violenti. Oggi in tribunale ci saranno gli interrogatori degli altri tre arrestati lo scorso venerdì. I primi tre del gruppo erano finiti in carcere all'inizio di agosto.

Cominciano oggi gli interrogatori di tre dei sette giovani arrestati venerdì scorso a Palermo, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 19 anni. Davanti al gip i giovani dovranno spiegare quanto accaduto la notte del 7 luglio al Foro Italico quando, secondo l'accusa, avrebbero violentato a turno la presunta vittima dopo averla fatta ubriacare.

A incastrare i sette, oltre alla denuncia della ragazza e ai referti dei medici dell'ospedale, ci sono anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza che hanno ripreso il tragitto dalla Vucciria, la zona della movida dove avevano trascorso la serata, fino al cantiere abbandonato del collettore fognario. Lì sarebbe avvenuto lo "stupro di massa", come avrebbe detto uno degli indagati.

 

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