Celine uccisa dall'ex a Silandro, aveva denunciato Omer Cim. L'assessora: «Tutti sapevano che la maltrattava»

L'uomo si era licenziato dall'hotel di Laces dove lavorava come tuttofare

Omicidio Silandro, Omer Cim si era licenziato per pedinare Celine: lei voleva festeggiare con gli amici la fine della loro storia
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Lunedì 14 Agosto 2023, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 09:17

Si era licenziato per pedinare Celine l'ex fidanzato Omer Cim, 28enne arrestato ieri dopo un inseguimento a passo Resia e indagato per la morte di Celine Frei Matzhol, 20 anni, uccisa a Silandro. L'uomo si era licenziato dall'hotel di Laces dove lavorava come tuttofare, per pedinare la ex che aveva trovato la forza di lasciare quel compagno violento, lo aveva raccontato nelle scorse settimane agli amici, con i quali voleva festeggiare la fine di quel rapporto tossico, organizzando una colazione insieme.

Ma non ha avuto il tempo di farlo: ieri mattina la madre ne aveva denunciato la scomparsa, e poche ore dopo il corpo della ragazza era stato trovato senza vita nell'appartamento di Cim, a Silandro, dove era stato trovato anche un coltello che gli inquirenti ipotizzano possa essere l'arma del delitto.

Le indagini e l'arresto

A far scattare le indagini sono stati i genitori di Celine che sabato si erano presentati in caserma per denunciare la scomparsa della figlia.

Da un giorno, infatti, non dava più sue notizie e questo ha insospettito la coppia. Non ci è voluto molto per gli investigatori ad arrivare a casa del suo ex fidanzato, un appartamento al secondo piano di un condominio, dove si sono trovati davanti la terribile scena dell'omicidio. Sul posto è stato trovato anche il coltello usato per uccidere la giovane. A quel punto sono scattate le ricerche a tappeto su tutta l'area per rintracciare il presunto omicida, con l'utilizzo anche di un elicottero che ha sorvolato l'intera zona. La Ford Fiesta di Omar Cim è stata avvistata non lontana dal lago di Resia, dove si staglia il suggestivo campanile inabissato di Curon. Stava cercando di darsi alla fuga, di nascondersi in Austria e far perdere le proprie tracce. I carabinieri però sono riusciti a fermarlo sparando agli pneumatici e ad arrestarlo. Contemporaneamente i militari dell'Arma hanno proceduto ai rilievi caso nell'appartamento dell'uomo, nel pieno centro di quella che in tedesco si chiama Schlanders, ma che tutti in Italia conoscono con il nome di Silandro. Bisognerà ora capire da quanto il cadavere della 21enne giacesse in quella casa, perché aveva deciso di andare lì o se, invece, ci è stata portata con la violenza o con l'astuzia: una scelta quella di andare all'ultimo appuntamento col suo aguzzino o un agguato nel quale Celine è caduta? Sul caso indaga la procura di Bolzano che cercherà di dare le risposte ai tanti quesiti di quello che tutti in paese definiscono un «orrore».

Lei lo aveva denunciato

A giugno scorso Celine Frei Matzhol, spaventata dai comportamenti violenti di Omer Cim, aveva presentato denuncia ai carabinieri per reati legati al codice rosso. «Tutti sapevamo che Celine veniva maltrattata dal compagno. Lui era violento, alzava spesso le mani, e se la gente mormora qualcosa di vero ci sarà. Infatti io ho raccolto un pò di informazioni». Dice all'ANSA Dunja Tassiello, assessora del Comune di Silandro. «Ovviamente - prosegua l'assessora - non si può fare degli stranieri tutta l'erba un fascio, ma quando queste persone entrano nel nostro Paese bisognerebbe chiarire il rispetto che noi abbiamo verso le donne. C'è poi il discorso delle carceri piene, quindi l'appello che facciamo alla politica è di realizzare nuove strutture affinché possa esserci la certezza delle condanne, perché poi magari può subentrare la seminfermità mentale e dopo pochi anni la persona viene messa in libertà. Questo è un problema, la comunità è arrabbiata perché la certezza della pena dovrebbe essere un deterrente. Una violenza simile è inaccettabile, questa povera ragazza aveva tutta la vita davanti a sé. Siamo a terra, senza parole e ho chiesto al sindaco di proclamare il lutto cittadino per solidarietà alla famiglia», commenta Tassiello.

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