Napoli, auto esplosa in tangenziale: morta Maria Vittoria Prati, la ricercatrice rimasta ferita nell'incidente

Resta ricoverato in gravi condizioni Fulvio Filace, 25enne studente dell'Università Federico II e tirocinante al Cnr, anche lui nell'auto realizzata nell'ambito di un progetto sperimentale

Napoli, auto esplosa in Tangenziale: morta la ricercatrice rimasta ferita nell'incidente
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Lunedì 26 Giugno 2023, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 11:37

Non ce l'ha fatta Maria Vittoria Prati, 66 anni, la ricercatrice del Cnr che era a bordo dell'auto sperimentale esplosa venerdì scorso sulla tangenziale di Napoli. La donna aveva riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo, e le sue condizioni erano apparse da subito gravissime ai medici dell'ospedale Cardarelli, dove oggi è avvenuto il decesso. Maria Vittoria Prati, da trent'anni all'istituto motori del Cnr di Napoli, ingegnere, era considerata un nome di riferimento nel campo dello studio delle emissioni e dell'utilizzo di combustibili alternativi.

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L'incidente

Con lei, sull'auto sperimentale ad alimentazione ibrida (gasolio più energia da un pannello solare) che è esplosa, c'era il laureando tirocinante 25enne Fulvio Filace, anche lui ricoverato dopo l'incidente nel reparto grandi ustionati del Cardarelli.

Oggi il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico e domani è in programma per lui una nuova operazione. La sua prognosi resta riservata. Sull'episodio la procura di Napoli ha aperto un'inchiesta, per ora contro ignoti, nell'ambito della quale oggi è stato ascoltato un dirigente del Cnr. Inoltre è stato disposto anche il sequestro di una vettura gemella a quella andata distrutta, una Volkswagen Polo Tdi, prototipo utilizzato nell'ambito di un progetto denominato «Life-Save» finalizzato a testare la possibilità di abbinare un motore elettrico con batterie alimentate da pannelli solari a vetture dotate di un propulsore termico con l'obiettivo di ridurre le emissioni nell'ambiente.

Secondo quanto è emerso finora, a determinare la potente deflagrazione, che solo per un caso fortuito non ha coinvolto altre vetture, sarebbero state delle bombole il cui contenuto, al momento, rimane sconosciuto: sarà una relazione dei vigili del fuoco a fare luce sulla tipologia di gas che contenevano. Il funzionario è stato interrogato stamattina dalla Polizia Stradale nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli (sesta sezione, procuratore aggiunto Simona Di Monte). La vettura gemella di quella distrutta, che è stata sequestrata dalla Stradale a Fisciano, servirà per i successivi accertamenti che l'ufficio inquirente partenopeo potrebbe a breve affidare a dei consulenti. L'università di Salerno, indicata da alcune fonti come intestataria della vettura distrutta, ha smentito oggi tale circostanza. Continua a seguire da vicino la vicenda il deputato napoletano Francesco Emilio Borrelli (Avs), sollecitando chiarezza sui lati ancor oscuri dell'incidente e annunciando una interrogazione parlamentare.

 

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