Monopattini vietati nelle località di mare: «L’estate è dei pedoni»

Ordinanze a raffica per limitarne l’uso e tutelare i turisti nelle aree balneari

Monopattini vietati nelle località di mare: «L’estate è dei pedoni»
di Graziella Melina
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Venerdì 30 Giugno 2023, 22:34 - Ultimo aggiornamento: 22:36

Tra pedoni e monopattini è ormai una questione di sopravvivenza. Se si decide di condividere lo stesso tragitto, che sia in una piazza o su un marciapiede, bisogna mettere in conto la possibilità, per nulla remota, di scontrarsi e di finire a terra. Le regole del resto ci sono già, e altre sono arrivo. Eppure, per gestire la micromobilità, salvaguardando la sicurezza collettiva, alcune amministrazioni alla fine sono costrette a ricorrere a limiti e divieti.

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L’ultimo comune in ordine di tempo a decidere di dare la priorità ai pedoni, è stato il sindaco di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno: dal primo luglio e fino al 31 agosto, entrerà in vigore l’ordinanza del comandante della Polizia locale che dispone l’istituzione del divieto di transito per i velocipedi e per i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, dalle 18 alle 23, nel tratto compreso tra il Circolo Tennis e l’intersezione con Corso Mazzini.

Inutile dire che l’iniziativa, che ha ovviamente scontentato gli amanti dei monopattini, è stata presa dopo le segnalazioni da parte dei cittadini. 


GIUNGLA URBANA
La questione è ovunque la stessa: il comportamento dei velocipedi «non è compatibile con il notevole afflusso di pedoni, tra cui bambini, anziani e persone con difficoltà motoria, che caratterizza particolarmente le ore serali del tratto di viale in questione». Anche nel comune ascolano, infatti, sono all’ordine del giorno gli incidenti e gli scontri con i pedoni; uno molto grave ai danni di una bambina. Via libera solo ai pedoni anche nelle zone pedonali delle Egadi, dove lo stop riguarda sia biciclette che monopattini. L’ordinanza firmata dal comandante della Polizia Locale Giuseppe Libero Carbone prevede l’ingresso nelle aree pedonali urbane dei velocipedi e dei dispositivi per la micromobilità elettrica «unicamente se condotti a mano», come previsto dal codice della strada. Fino al prossimo 12 novembre, la sicurezza dei pedoni e, in particolare, di anziani e bambini ha dunque la priorità. E se è vero che in passato divieti simili erano stati già adottati per esempio dal comune di Pozzuoli, ora però le varie amministrazioni provano ad attrezzarsi con nuovi strumenti di controllo. Ma non sempre è possibile: sul lungomare di Marina di Pisa fino al primo ottobre rimangono a piedi gli automobilisti. In questo caso, infatti, l’ordinanza della municipale prevede il divieto di circolazione dei veicoli dalle 18.30 del sabato all’una del lunedì successivo. Mentre invece rimane consentito, purché «a passo d’uomo», il transito di bici e monopattini sulla ciclabile. 


NUOVE REGOLE
A Riccione, invece, si allargano le maglie della viabilità per i monopattini: la giunta ha infatti dato il via libera ai mezzi elettrici non solo nella zona mare, ma anche in altre aree della città, per consentire il collegamento tra i quartieri e la spiaggia. In sostanza, circa 300 monopattini e 150 e-bike potranno circolare ovunque, ma non nelle zone a traffico limitato. E mentre Ancona prova a risolvere il problema del parcheggio, posizionando oltre 450 rastrelliere per bici e monopattini, a Lecce si mette mano al regolamento del servizio del trasporto pubblico per consentire di portare con sé sui mezzi il monopattino o la bici pieghevoli. Intanto, a Venezia il Comune ha deciso di far dare lezioni di monopattino a oltre 200 studenti dell’Istituto Antonio Pacinotti. La questione della sicurezza dei pedoni, del resto, potrebbe creare diversi grattacapi; sul territorio comunale sono stati predisposti 160 stalli, 400 i monopattini a disposizione dei veneziani. Ma la questione non sembra fermarsi ai soli monopattini: a Riva del Garda, infatti, gli operatori economici del lungolago Marinai d’Italia hanno firmato una petizione per chiedere al comune il divieto di transito alle biciclette dalla piazza del porto ai giardini del Broli, per evitare ai villeggianti e ai residenti di dover ricorrere alle cure di qualche ortopedico. 

 

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