"Cresta" sul rilascio dei documenti. Una dipendente del Comune di Macerata, impiegata dell'Ufficio anagrafe, avrebbe intascato illegittimamente circa 50mila euro dal 2016 facendo pagare a cittadini circa 5 euro in più per avere la carta d'identità elettronica: applicava una tariffa "sbagliata", 25,37 euro (invece di 22,21 euro) previsti per chi ha smarrito la carta d'identità o per un duplicato. Per questi motivi è stata indagata dalla Procura di Macerata.
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Macerata, dipendente comunale indagata per truffa
In esecuzione delle indagini avviate ad aprile dopo la segnalazione di un utente sui social, sono scattati ieri la perquisizione dell'ufficio comunale e sequestri preventivi per 45mila euro a carico dell'indagata, una 59enne di Civitanova Marche.
La difesa
«La mia assistita - ha detto il legale dell'indagata, l'avv. Alessandro Brandoni - respinge le accuse mosse contro di lei, essendo certa di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole e provvederà a dar prova della sua innocenza nel corso del processo».