Finanzieri morti in montagna: precipitano in cordata dalla parete , Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchione trovati ancora legati

Le vittime avevano 28 e 30 anni. La procura di Udine apre un'inchiesta

Due finanzieri morti durante un addestramento sulle Alpi Giulie: addio a Giulio Alberto Pacchione e Lorenzo Paroni
3 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Agosto 2023, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 19:06

Dramma sulle Alpi Giulie. Due finanzieri del Sagf, impegnati in un'attività ufficiale di addestramento, sono morti per una caduta in parete mentre salivano in cordata una via di notevole difficoltà nel cuore delle Alpi, sul Monte Mangart, al confine tra Italia e Slovenia. Ne dà notizia il Soccorso alpino Fvg.

Kristin Harila sul K2, l'alpinista ha lasciato morire uno sherpa per battere un record: le foto choc. Lei: «Non era equipaggiato adeguatamente»

Si tratta di Giulio Alberto Pacchione, 28 anni, di Teramo, e di Lorenzo Paroni 30 anni, di Montereale Valcellina (Pordenone), entrambi in servizio a Tarvisio: stavano risalendo la via Piussi, un sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord.

I loro corpi sono stati individuati nella notte scorsa dopo l'allarme per il mancato rientro.

La procura apre un'inchiesta

Si tratta di un incidente in servizio sul quale la Procura di Udine ha aperto un fascicolo di inchiesta. Entrambe le vittime facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico: Paroni era a tutti gli effetti già un tecnico, mentre Pacchione, nato a Reggio Emilia, era un aspirante e avrebbe dovuto a breve sostenere l'esame di ingresso. Le dinamiche dell'incidente sono al vaglio degli inquirenti, ma a una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, scatenata da cause oggettive e ambientali, con un probabile crollo o distacco dall'alto che ha trascinato entrambi verso le rocce.

Al momento non è stato possibile accertare l'ora dell'incidente e a che punto della parete sia avvenuto. I due non risultavano raggiungibili né tramite dispositivi telefonici né attraverso dispositivi radio che avevano al seguito. Preoccupati per il mancato rientro in caserma, i colleghi finanzieri a mezzanotte hanno raggiunto Fusine Laghi e poi i pressi del rifugio Zacchi, dove era stato parcheggiato il loro mezzo. Una volta giunti a piedi alla base della parete hanno visto i due corpi, presumibilmente caduti per diverse decine di metri. Il recupero dei corpi dei due giovani, ancora legati in cordata, è avvenuto questa mattina intorno alle 8.30, con l'elicottero della Protezione civile Fvg. La preparazione di entrambi gli alpinisti era di altissimo livello: conoscevano le pareti rocciose del Mangart, dove avevano tra l'altro entrambi già salito il Diedro Cozzolino, una delle vie più difficili delle Alpi. Pacchione era anche maestro di sci a Tarvisio, a Paroni mancava solamente un esame per diventare guida alpina.

Il cordoglio di Giorgetti

Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie e al corpo della Gdf per la morte dei giovani finanzieri Lorenzo Paroni e Giulio Alberto Pacchioni, in forza alla Stazione Sagf di Tarvisio, in provincia di Udine, deceduti durante un addestramento sul pilastro del Piccolo Mangart. “Sono molto addolorato per queste giovani vite spezzate mentre svolgevano il loro lavoro - dice Giorgetti - con dedizione, scrupolo e professionalità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA