Cristoforo Colombo, ritrovata la lettera sparita in cui annuncia la scoperta dell'America

Il documento del 1493 era stato rubato dalla Biblioteca Marciana di Venezia: lo possedeva un collezionista americano di Dallas

Cristoforo Colombo, ritrovata la lettera sparita in cui annuncia la scoperta dell'America
di Laura Larcan
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Sabato 22 Luglio 2023, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 19:24

Il giallo della lettera sparita e ritrovata di Cristoforo Colombo sembra risolto. È durato almeno trentacinque anni. Tanto. Da quando, cioè, venne rubata in un momento non ben definito prima del 1988 dai depositi della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Complice probabilmente una “mano” interna e una rete di mercanti antiquari senza scrupoli. Si tratta della preziosa lettera “de Insulis Indiae supera Gangem nuper inventis”, con cui il grande navigatore ed esploratore genovese al rientro dalle Americhe nel 1493 annunciava ai Reali di Spagna, Isabella e Ferdinando, la scoperta del Nuovo Mondo. Un incunabolo stampato a Roma da Stephan Plannck dopo il 29 aprile 1493.

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È composto da 8 pagine scritte in latino. «Di elevatissima importanza storico-bibliografica e di considerevole valore commerciale», è stato definito dagli esperti.

Pensare che il prezioso documento è rientrato in Italia proprio dagli Stati Uniti. Quasi per un bizzarro caso del destino, l’annuncio della scoperta delle Americhe era finito nelle mani di un facoltoso collezionista americano. Residente a Dallas, l’uomo è risultato, poi, detentore in buona fede. Strategiche sono state le indagini dei carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale in stretta collaborazione con la Procura di Philadelphia che hanno intercettato e identificato il documento. Le prove raccolta dal comando ed i riscontri delle indagini hanno messo in evidenza la chiara provenienza italiana attraverso operazioni illecite.

 

LE INDAGINI

Uno scenario di fronte al quale il collezionista americano non si è potuto opporre al sequestro del documento. Le indagini hanno avuto un’accelerata dopo il 2016, quando l’allora indagine aveva onsentito il recupero di un altro esemplare della lettera di Colombo trafugata stavolta dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze e sostituita con un falso. Ci si rese conto di un fenomeno. «Nel mercato statunitense erano confluiti alcuni rari incunaboli di Cristoforo Colombo, oggetto di monitoraggio da parte degli investigatori americani per la presunta presenza di falsi e di altri documenti evidentemente trafugati da biblioteche italiane ed europee», raccontano.

Stavolta, le verifiche dei Carabinieri dell’arte e degli investigatori americani della Homeland Security Investigation, hanno avuto il contributo del professor Paul Swope Needham, curatore della sezione libri antichi della Biblioteca Universitaria di Princeton. La lettera di Cristoforo Colombo tornerà a Venezia, per essere valorizzata.

«Non è un libro qualunque, questo perché Cristoforo Colombo è uno dei 10 nomi più importanti della nostra geografia identitaria dell’Italia, come Leonardo - ha commentato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - Con il presidente della regione Veneto Luca Zaia abbiamo deciso di fare una grande mostra a Venezia su Cristoforo Colombo. Ci metteremo un annetto ma sarà un modo per celebrare questo grandissimo e importantissimo ritorno. Abbiamo anche pensato di farla itinerante e portarla anche ad esempio a Genova».

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