Truffa bonus facciate a Livorno, Guardia di Finanza sequestra 33 milioni di euro: coinvolte dieci società edili

Nel 2023 erano stati sequestrati quasi 9 milioni di euro

Truffa bonus Facciate, Guardia di Finanza sequestra 33 milioni di euro: coinvolte dieci società edili
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 09:45

La Guardia di Finanza di Livorno ha eseguito due decreti di sequestro preventivo (emessi dal GIP locale) che ha come oggetto crediti fittizi pari a 33 milioni di euro. L' ipotesi di reato è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato e di indebite compensazioni di crediti d’imposta con convoilgimento di dieci società edili.

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Bonus facciate

Il bonus facciate, introdotto con la Legge di Bilancio 2020, è stato pensato per le ristrutturazioni degli esterni di case private e condomini con una detrazione fiscale.

Il bonus riguardava tutti i contribuenti, sia pubblici che privati. 

L'indagine

L’indagine nasce in seguito ad un’analisi di rischio e incrocio di dati, sviluppata in sinergia con l’Agenzia delle Entrate, sfociata quindi in un’attivita di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Livorno. Le indagini hanno approfondito l' effettiva spettanza del bonus facciate per la realizzazione di interventi finalizzati alla ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti. Dopo un primo sequestro eseguito lo scorso anno, i militari del Gruppo di Livorno hanno proseguito gli accertamenti approfondendo le anomalie e gli allert di rischio emersi a carico del commercialista, artefice della frode: in particolare, attraverso l'acquisizione e l'analisi delle comunicazioni d'opzione inviate telematicamente dal commercialista all'Agenzia delle Entrate per l'ottenimento dei falsi crediti d'imposta, è stato possibile attenzionare la posizione fiscale di altre otto imprese edili,insieme ad altre due già indagate, risultate essere società attive ma non operative. È pertanto emersa l'incapacità strutturale da parte di queste società fittizie di svolgere i lavori edili in relazione ai quali avevano maturato cospicui crediti di imposta. Per questo motivo i rappresentanti legali delle suddette società sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria livornese.

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