Donna morta Aosta, c'è l'identikit dell'assassino: «E' un uomo alto, mulatto e con i ricci neri». Lei lo conosceva

La morte della 25enne risalirebbe a una settimana prima del suo ritrovamento, avvenuto nel pomeriggio di venerdì 5 aprile

Donna morta Aosta, c'è l'identikit dell'assassino: «E' un uomo alto, mulatto e con i ricci neri». Lei lo conosceva
di Erica Di Blasi
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Martedì 9 Aprile 2024, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 10:35

C'è un primo identikit del ragazzo visto con la giovane francese uccisa e ritrovata senza vita nell'ex cappella diroccata del villaggio abbandonato di Equilivaz, sopra La Salle, tra Aosta e Courmayeur. Gli inquirenti stanno cercando un uomo alto, riccioli neri, mulatto e di origine straniera, ma con cittadinanza italiana. In base all'autopsia eseguita domenica scorsa dal medico legale Roberto Testi, la morte della 25enne risalirebbe a una settimana prima del suo ritrovamento, avvenuto nel pomeriggio di venerdì 5 aprile. A ucciderla è stata una coltellata alla gola: un'altra l'ha raggiunta al collo, una terza sulla pancia. «Sembrava che dormisse», hanno raccontato gli escursionisti che hanno scoperto il cadavere nell'ex chiesetta diroccata all'inizio della Valdigne. Era rannicchiata in posizione fetale. Accanto a lei un pacco di spaghetti aperto e altri avanzi di cibo su cui i carabinieri hanno cercato tracce di Dna.

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LE TELECAMERE

Per arrivare all'assassino, i carabinieri di Aosta hanno mappato le telecamere vicino al piccolo comune di La Salle.
Ci sono quelle del supermercato che si affaccia sul piazzale e quelle a fianco dei distributori di benzina lungo la statale. Poi c'è la mappatura dei cellulari nei luoghi e nei giorni in cui la coppia girava per il borgo. L'assassino ha fatto sparire dal luogo del delitto ogni cosa che potesse portare a identificare la ragazza: documenti, telefonino e denaro. L'arma del delitto è un coltello di medie dimensioni che il ragazzo si è portato via. Nello zaino della giovane i carabinieri hanno trovato alcune carte e scontrini da cui sono risaliti ai suoi spostamenti: negli ultimi mesi aveva viaggiato in Europa, in Austria, Germania e Francia. Nella borsa aveva un cambio d'abiti per passare fuori la notte. Il suo modo di viaggiare è rimasto sempre lo stesso: dormendo in luoghi abbandonati. Conosceva il suo assassino. Non risulterebbero segni di trascinamento. Il poco sangue vicino al cadavere potrebbe essere dovuto al fatto che fosse lì da una settimana e che in quei giorni ci sia stata pioggia. Ancora da chiarire il movente. Il luogo del ritrovamento del corpo è avvenuto in una zona impervia, poco distante dal villaggio disabitato da anni, che si può raggiungere solo percorrendo a piedi un sentiero di montagna. I carabinieri stanno cercando di ricostruire gli spostamenti di tutti i veicoli passati in quel punto nei giorni compatibili con il delitto.

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