Esplosione alle Acciaierie Venete, tre operai feriti (uno grave): area sotto sequestro. Nel 2018 morirono due persone

I vigili del fuoco hanno messo in atto le operazioni per evacuare l'azienda e monitorare la sezione della lavorazione e fusione dell'acciaio, dove è avvenuta la deflagrazione

Esplosione alle Acciaierie Venete, tre operai feriti (uno grave): area sotto sequestro. Nel 2018 morirono due persone
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 17:08

Esplosione all'interno delle Acciaierie Venete, a Padova. Tre persone sono rimaste ferite. L'infortunio sul lavoro è avvenuto intorno alle 13 di oggi, venerdì 27 ottobre 2023. L'esplosione si è verificata all'interno di un forno dello stabilimento di via Francia. I vigili del fuoco sono arrivati sul posto alle 13.30 e hanno messo in atto le operazioni per evacuare l'azienda e monitorare la sezione della lavorazione e fusione dell'acciaio, dove è avvenuta la deflagrazione. Oltre alla messa in sicurezza dell'intera area, che è stata posta sotto sequestro. Sul posto il 118, la Polizia di stato e gli operatori Spisal. 

Padova, esplosione in acciaieria: cosa è successo

​Sono almeno tre le persone coinvolte nell'incidente. Due operai sono feriti lievemente - si tratta di un italiano classe 1973 e di un bosniaco del 1984 - e sono stati portati all'ospedale Sant'Antonio, mentre un terzo risulta essere grave a causa delle ustioni e delle fratture riportate: è un cittadino bosniaco del 1978, in prognosi riservata ma, per fortuna, non in pericolo di vita.

Quest'ultimo, ricoverato al Pronto Soccorso centrale di via Giustiniani, verrà ricoverato al centro grandi ustionati di Padova.

 

Il precedente con 2 morti

Le Acciaierie Venete sono state teatro di una tragedia sul lavoro anche cinque anni fa, il 13 maggio 2018, causando la morte di due operai, investiti da una vampata di calore mentre lavoravano vicino a una 'siviera', il recipiente a forma di secchio che raccoglie il metallo fuso dal forno e lo trasporta e versa nelle forme. La prima vittima, morta all'istante, fu un operaio moldavo, Sergiu Todita, di 39 anni; la seconda fu un collega romeno, Marian Bratu, 44 anni, morto sette mesi dopo, il 27 dicembre 2018 al reparto Grandi ustionati di Padova, con ustioni sul 90% del corpo.

Il racconto del collega

«Lavoravo a 70-80 metri da loro, uno choc talmente forte che ora il pensiero è solo per i colleghi». Fausto Cipriotto è un dipendente delle Acciaierie Venete che al momento dell'esplosione si trovava a non molta distanza dai colleghi rimasti feriti. Conosceva i tre uomini da tempo, lavoravano in quello stabilimento da anni e avevano una lunga esperienza nel manovrare quei macchinari.

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