A Milano il primo condominio con ortaggi a “centimetro zero”

Niente terra, pochissima acqua e ancor meno fertilizzanti: questi i vantaggi della coltura aeroponica. A Milano nasce il primo orto condominiale che sfrutta l’aeroponica per produrre 22mila ortaggi l’anno, la tecnologia è della torinese Agricooltur

A Milano il primo condominio con ortaggi a “centimetro zero”
di Alessandra Iannello
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Lunedì 27 Novembre 2023, 13:15

È nato a Milano il primo palazzo dotato di orto aeroponico condominiale. In zona Barona, alla periferia sud-ovest del capoluogo, dalla collaborazione fra Agricooltur e Gruppo Building, è sorto Forrest in Town, il primo progetto residenziale urbano a proporre un “orto di coltivazione fuori suolo” a servizio della comunità che lo abita. Ogni anno la serra produrrà, per i residenti, quasi 22mila fra ortaggi e micrortaggi a “centimetro zero”. Il condominio fa parte dell’intervento di rigenerazione urbana dell’ex area Galbani firmato dallo studio DFA Partners di Daniele Fiori in collaborazione con Boffa Petrone & Partners, è etico, efficiente e sostenibile, e interpreta un nuovo modo di abitare la casa, dove è prevalente l’attenzione all’ambiente e alla salute di chi la abita.

Agricooltur ha installato in Forrest in Town tre linee per la coltivazione di diverse tipologie di basilico, insalate e micro-ortaggi. I condomini possono ordinare i prodotti tramite la app del condominio e ritirarli in portineria nei giorni e negli orari stabiliti.

Un altro progetto di riqualificazione urbana tramite serre di coltura aeroponica si trova a Genova all’interno della Radura della Memoria, dove sorgeva il viadotto Morandi. Inaugurata lo scorso anno vicino ai 42 alberi piantati in memoria delle vittime, Plant 240 è una serra con una capacità di circa 120mila prodotti l’anno fra orticole di varie tipologie, insalate ed erbe aromatiche, tra cui l’immancabile basilico.

Aeroponica, vivere in aria

L’agricoltura aeroponica è una tecnica di coltivazione innovativa che promette grandi risultati in termini di risparmio delle risorse e di sostenibilità ambientale. Infatti, le piante, in sospensione fuori dal terreno, ricevono acqua e sostanze nutritive dalle radici in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra.

In particolare, Agricooltur, azienda torinese nata nel 2018 da un’idea di Marco Bartolomeo Divià, Alessandro Boniforte e Stefano Ferrero, ha progettato un sistema basato su tre brevetti (Aerosmart, Aeromatic e Hortus) che permettono la coltivazione di ortaggi, micrortaggi ed erbe aromatiche attraverso un sistema di nebulizzazione delle radici delle piante che crescono fuori dal terreno in ambiente controllato. Con questo sistema di coltivazione si risparmia fino al 98% di acqua e si utilizza meno del 10% dei fertilizzanti rispetto all’agricoltura tradizionale, senza immettere sostanze chimiche nella falda e limitando il consumo di suolo.

Inoltre, gli impianti Agricooltur vengono progettati e posizionati là dove servono riducendo così gli sprechi, limitando gli spostamenti della merce su gomma e riducendo di conseguenza le immissioni di gas serra nell’atmosfera.

Stelle, scuole e supermercati

La modularità e la possibilità di essere posizionate outdoor o indoor, ha consentito di mettere le serre Agricooltur nelle realtà più varie dal grande supermercato alla cucina di casa passando per le mense aziendali, i ristoranti stellati e le scuole.

Per esempio, c’è un po’ di aeroponica dietro la conquista della Stella Michelin de Il Marin dello chef Marco Visciola, all'interno degli spazi di Eataly Genova, al Porto Antico.

Fra le altre Stelle che hanno scelto il micro-orto aeroponico di Agricooltur ci sono gli chef Marco Sacco di Piano 35 a Torino e Piccolo Lago di Verbania, Giovanni Grasso e Igor Macchia de La Credenza di San Maurizio Canavese, Giuseppe Pastorino di L’Alchimia di Milano, Andrea Larossa di Larossa a Torino o Ivano Ricchebono di The Cook Gourmet a Genova. Infatti, grazie alla produzione “centimetro zero” gli chef hanno a disposizione verdure ed erbe aromatiche sempre fresche, in qualunque stagione e senza scarti perché si raccolgono solo le quantità che necessitano al momento.

La freschezza e lo spreco quasi nullo sono stati anche i motivi che hanno portato Carrefour a installare nel reparto frutta e verdura di circa 20 punti vendita di Piemonte e Lombardia degli espositori con gli eco-bicchieri in carta contenenti i vegetali Agricooltur. Una volta arrivato a casa, il cliente finale può conservare i prodotti fuori dal frigo aggiungendo semplicemente un po’ d’acqua nell’eco-bicchiere.

Per educare da subito al consumo di prodotti salutari, Agricooltur ha messo a punto il progetto “Prendiamoli da piccoli” rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni e adottato già da diverse scuole di Torino e provincia. Tramite i moduli Hortus, un container di ultima vita modificato per alloggiare i sistemi di coltivazione, e Aerofresh i giovani possono vivere l’esperienza di coltivare il proprio orto aeroponico direttamente a scuola.

Dal basilico alla menta marocchina

L’offerta di cialde pre-seminate da inserire nei vassoi di coltivazione è amplissima. Ci sono oltre 90 referenze (alcune in fase di sperimentazione) fra prodotti a frutto come pomodori, melanzane, zucchine, cetrioli, peperoncini; ben sei diverse tipologie di basilico, innumerevoli varianti di lattuga e poi micro-ortaggi come piselli, cavoli, porro e ravanelli fino alle esotiche mizuna giapponese o la tatsoi asiatica.

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